E’ lutto nel mondo del calcio trevigiano e nella comunità di Cordignano per la morte improvvisa di Domenico Ros a soli 65 anni. Titolare dell’agenzia Studiolinea, leader nel settore del marketing e pubblicità, è stato il presidente del calcio Cordignano dal 1997 al 2006: il presidente che riuscì a portare la squadra dalla Promozione alla serie D vincendo tutto nel mondo dei campionati del calcio dilettanti, con cinque anni al massimo livello. Anche a livello giovanile, una vittoria del Torneo Juniores della Marca a cui teneva molto.
La morte di Ros ha lasciato nel dolore e nello sconforto i figli Luca e Marco con la mamma Resi, la compagna Nina, la nuora, i parenti e le migliaia di amici che si era fatto non solo merito della sua professione e passione di sportivo, ma per la sua disponiblità e simpatia.
Ha scoperto di essere malato solo verso la fine di luglio, e nonostante le cure immediate la malattia, ormai ad uno stadio avanzato e in forma molto aggressiva , non gli ha lasciato davvero scampo.
Il funerale si terrà venerdì 18 ottobre alle 15.30 nella chiesa arcipretale di Cordignano dove domani sera, giovedì 17 alle 20 sarà recitato il rosario. Poi dopo le esequie la salma di Domenico Ros proseguirà per la cremazione.
La notizia della sua morte ha scioccato davvero il paese, dove era davvero molto conosciuto anche per il suo impegno nella politica: era stato infatti candidato sindaco nel 2001 per la lista di Forza Italia. Se ne fa interprete anche il sindaco Alessandro Biz: “Era una persona per la quale avevo il massimo della stima, la comunità perde una persona di grandissimo spessore umano, disponibile e corretto, non ci sono parole, ma ho davvero un grande dispiacere”.
Anche nel mondo del calcio aveva lasciato il segno, ne sa qualcosa l’ex diesse Augusto Fardin, 21 anni a Cordignano da calciatore e direttore sportivo proprio con Domenico Ros: “Era diventato un amico, un fratello più che il mio presidente – ricorda Fardin – anche a inizio luglio eravamo andati insieme a camminare. Insieme abbiamo anche vinto tutto, campionati in serie, titoli regionali, coppa Italia d’Eccellenza. Ci assecondava sempre e lasciava lavorare i suoi tecnici, dava fiducia ai collaboratori, e questo è stato determinante per il successo della squadra”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews,it).
(Foto: Onoranze funebri Zanette).
#Qdpnews.it