“Il piano comunale delle Acque è stato completato”. Lo ha dichiarato con grande soddisfazione l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Cordignano, Carlo Baggio.
“Si tratta di un lavoro capillare di mappatura del territorio – ha spiegato – con individuazione di tutti i corsi d’acqua della rete idrica secondaria, fossi, caditoie, condotti, con indicazione di portate, livelli, modelli di comportamento dell’acqua. Questo lavoro si tradurrà presto in vero e proprio strumento di programmazione urbanistica che varrà per tutti gli interventi in materia di acque pubbliche, ma anche di edilizia privata. Pubblico e privati dovranno rispettare il deflusso delle acque con opere idonee a garantire che non si creino situazioni di pericolosità idrica”.
L’assessore Carlo Baggio ha spiegato che l’Ente locale ha affidato l’incarico della realizzazione del piano a degli ingegneri idraulici di uno studio specializzato ancora nella primavera del 2020. Quindi c’è voluto grosso modo un anno di lavoro per arrivare al documento finale.
“Formalmente – annota Baggio prima di arrivare alla seduta del massimo governo locale, il piano verrà esaminato da una competente commissione comunale. Se è pur vero che per la sua entrata in funzione ufficiale, per essere a tutti gli effetti uno strumento urbanistico, è necessario il parere favorevole del Consiglio comunale, è altrettanto vero che fin da ora lo teniamo in considerazione nella programmazione e nell’attuazione degli interventi. Ne è un esempio l’opera pubblica che a breve andremo a realizzare in via Masut, a Ponte della Muda”.
La strada dei Masut, nella zona in cui la stessa si immette in via Molino Bruciato, sarà presto interessata dalla realizzazione di una nuova condotta, parallela all’esistente e ancora più capiente dell’attuale, così da by passare l’attuale tratto ostruito e malfunzionante.
In questo modo la vecchia condotta non verrà più utilizzata. Verranno inoltre poste delle nuove grate di raccolta delle acque piovane e un passaggio pedonale asfaltato.
“Il territorio di Cordignano ha mostrato – ha ripreso Baggio – in diverse occasioni la propria vulnerabilità a fronte di eventi climatici, anche a carattere straordinario. Ma anche, a me sembra, per una non sempre adeguata attenzione verso l’acqua nell’urbanizzazione del territorio”.
“Con il Piano delle Acque – ha concluso – vorremmo quindi lasciare alle future amministrazioni dei riferimenti chiari, perché continui ad esserci massima attenzione a preservare fossi, condotti, scoli d’acqua, per la sicurezza di tutti”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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