Vendemmia 2024 nella Docg, il Consorzio: “Tempi anticipati ma uva molto bella e stato sanitario fantastico”

Franco Adami, presidente del Consorzio di tutela DOCG

Ieri giovedì l’Auditorium di Villa dei Cedri a Valdobbiadene ha ospitato un incontro organizzato dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg con i propri soci e gli addetti ai lavori in vista dell’inizio della vendemmia 2024.

Durante la “riunione pre-vendemmia” sono state presentate e analizzate le condizioni dei vigneti e, più in generale, l’andamento dell’ultima annata della Denominazione.

Dopo i saluti dell’assessore valdobbiadenese all’agricoltura Mario Piccolo e l’introduzione del presidente Franco Adami, c’è stato l’intervento dal titolo “Flavescenza dorata, passato e insegnamenti per il futuro” a cura di Francesco Boscheratto, referente dell’Ufficio tecnico del Consorzio di Tutela.

Gli altri due interventi sono stati: “Clima, tempo e nuova vendemmia” a cura di Diego Tomasi, direttore del Consorzio di Tutela, e “Aggiornamenti legislativi della vendemmia 2024” a cura di Mario Silipo e Valentina Celoni, referenti dell’Ufficio Vigilanza del Consorzio.

“Ormai ci dobbiamo abituare ad annate particolari – commenta Adami -, e questa lo è. Abbiamo iniziato un anno con una piovosità al di sopra della media che, ricordiamolo, qualche problemino sulle rive più ripide lo ha anche portato. Per arrivare poi ad una fase di calore estremo, quasi neanche tipico soprattutto nel mese di agosto ed è la fase in cui siamo ora. L’uva si prospetta molto buona e molto bella, con uno stato sanitario fantastico grazie all’attività del Consorzio di Tutela anche attraverso il protocollo viticolo”.

“Viticoltori – aggiunge – che hanno saputo intervenire al momento giusto nel posto e con i prodotti giusti. Tutto funziona bene ma oggi abbiamo a che fare con un caldo anomalo, che non è una cosa buona per noi. Per fare freschezza, ‘primaverilità’ e profumi fruttati, le caratteristiche che noi amiamo del Conegliano Valdobbiadene, avremmo bisogno di escursioni termiche sì elevate, ma con le minime che vanno al di sotto dei 20°. Purtroppo, abbiamo giornate a 32-33 gradi e le nottate a 20-21 gradi”.

“Cosa comporta questo? – spiega -. Il viticoltore deve fare una scelta: anticipare la vendemmia. Siccome la maturazione va avanti bene, non è più la gradazione zuccherina il nostro input per iniziare la vendemmia, ma è la diminuzione dell’acidità. Quando questa arriverà ad un livello che per noi è ideale, noi vendemmieremo anche se dovessimo fare delle scelte di riduzione della gradazione o di accettazione di una gradazione inferiore. Ricordiamolo: il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore quando diventa tale vuol dire che ha fermentato una seconda volta in autoclave, lì guadagna ancora un grado e mezzo di alcool”.

“Oggi l’alcolicità non è l’elemento che qualifica più i vini – sottolinea -, ma senza la freschezza acida avremo veramente delle difficoltà. Quindi ci aspettiamo una vendemmia che probabilmente inizierà alla fine della prossima settimana. L’unica nota negativa è una leggerissima riflessione sui prezzi, che non è dovuta a incapacità gestionale dei produttori, ma ad un contesto nazionale e internazionale che ci fa riflettere e ci adattiamo un po’ anche noi”.

“I dati di vendita sono buoni – conclude -. Qualche punto di percentuale di venduto in meno non ci deve preoccupare. È un segnale che c’è qualcosa nell’economia mondiale che funziona peggio del previsto, ma è anche un segnale che pagano normalmente i vini delle qualità più elevate. Quando ci sono meno soldi, si cerca di spendere un po’ meno”.

“L’augurio dell’amministrazione è che sia una buona vendemmia – afferma l’assessore Piccolo -, confidiamo nel meteo. Purtroppo, quest’anno è stata un’annata molto piovosa all’inizio e poi c’è stato un ribaltamento della situazione. Già dalla prossima settimana il clima dovrebbe cambiare, quindi confidiamo in una vendemmia abbastanza buona. L’amministrazione comunale mette gli uffici comunali a disposizione per quanto riguarda le timbrature e tutte le burocrazie necessarie”.

“Dovrebbe già essere arrivato alle aziende – continua – un vademecum su quello che riguarda i reflui di cantina e gli smaltimenti. Comunque, siamo a disposizione con gli uffici comunali per delucidazioni prima di incorrere in qualche sanzione. Riunioni come quella di oggi sono importanti. Ringrazio il presidente Adami per questi incontri che permettono anche ai piccoli produttori di arrivare a un’istituzione molto importante per il territorio”.

L’analisi del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg

Il clima – spiegano dal Consorzio di Tutela – è da anni la grande sfida dei viticoltori che ormai però denotano abilità e preparazione tecnica nell’affrontare eventi anche estremi, ma che non sono più da considerarsi rari. Da un punto di vista metereologico il 2024 è stato caratterizzato da una primavera molto piovosa, in particolare i mesi di aprile e maggio. Analizzando i dati a disposizione, si evidenzia che dal 1959 a oggi si contano quattro annate in cui il bimestre aprile e maggio risulta particolarmente piovoso e sono il 2013, 2019, 2021 e quest’anno”.

È evidente che il fenomeno, oltre che essere recente, evidenzia una tendenza di cui si deve prendere atto.

“I mesi in questione – continuano – sono stati caratterizzati da un elevato numero di eventi piovosi superiori ai 50 mm ovvero il triplo rispetto alla media. Le conseguenze sulla vite naturalmente sono immediate. La pioggia, associata alle basse temperature, ha però frenato l’eccesso vegetativo della pianta, ma non ha evitato frequenti fenomeni di micro-frane in particolare sulle rive”.

Contro questo fenomeno franoso, il Consorzio sta mettendo in cantiere un progetto per risistemare i versanti più interessati a questo fenomeno con sistemi di ingegneria naturalistica e così per rendere al più presto sicure e produttive le preziose rive.

“Un altro fenomeno metereologico recente – aggiungono – e che impatta sulle uve sono le ‘notti tropicali‘ ovvero notti che superano i 20°C in un contesto climatico in cui durante il giorno si superano i 30°C addirittura si registrano più di 15 giorni, sino ad oggi, con giornate superiori ai 35°C. Queste temperature, e in particolare le notti troppo calde, hanno portato a registrare nel mese di luglio e nei primi giorni di agosto un’acidità inferiore alle attese”.

“Ad oggi – specificano – dalle analisi sulle uve emerge una situazione tornata nei parametri utili alla raccolta, che comunque sarà anticipata proprio per assicurarsi di portare in cantina uve che presentino un corretto equilibrio tra acidità, e quindi freschezza, e grado zuccherino. In termini di produzione ci aspettiamo una raccolta ovviamente non superiore ai limiti posti dal disciplinare dovuto a grappoli spargoli e acini di dimensioni inferiori, conseguenze entrambe delle condizioni metereologiche che le viti hanno vissuto”.

“Le caratteristiche del territorio – concludono -, contraddistinto da pendii molto ripidi e da saliscendi difficilmente accessibili ai macchinari, nel Conegliano Valdobbiadene sono richieste fino a 1000 ore per ettaro l’anno di lavoro manuale. Anche per questo, la vendemmia eroica rappresenta il momento di massimo impegno dei viticoltori del territorio che si affronta con passione e dedizione”.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto e video: Andrea Berton)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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