È tempo di vaccinazioni anche per i più giovani in Veneto. Dopo le dichiarazioni del Presidente della Regione Luca Zaia, che aveva annunciato la disponibilità di 700 mila prenotazioni con agenda aperta fino al 4 agosto, le nuove generazioni dell’Alta Marca Trevigiana hanno avuto reazioni contrastanti sull’argomento.
C’è chi è impaziente, chi ancora ha qualche dubbio e chi invece è contrario: anche tra ragazzi e giovani adulti non regna ancora l’unanimità su un tema complesso come quello dei vaccini anti covid.
Dopo mesi in cui hanno dovuto silenziosamente aspettare, per fare spazio ai nonni, e poi ai genitori, le categorie più fragili della nostra società, ora tocca a loro. E tra quelli che hanno scelto di vaccinarsi aleggia un grande entusiasmo: “Non vedevo l’ora. Consiglio a tutti di farlo, perché se non ci vacciniamo non finirà mai”.
A dimostrazione del fatto che molti ragazzi riconoscono nel vaccino l’unica via di uscita da questo difficile biennio, tanto a Conegliano quanto a Vittorio Veneto, molti si sono presentati per ricevere la loro dose al camper vaccinale dell’Ulss 2, che in questi giorni ha stazionato in sei comuni della Marca.
Inizialmente dedicato agli ultrasessantenni, negli scorsi giorni tramite passaparola, alcuni giovani sono venuti a conoscenza del fatto che, pur di vaccinare il maggior numero di persone possibile, i camper avrebbero somministrato dosi anche a chi non fosse inserito nella fascia d’età per cui l’iniziativa era nata.
A controbilanciare l’ottimismo di molti, alcune voci fuori dal coro rivendicano le loro idee, tra cui la più gettonata quella della dubbia efficacia del vaccino, data, a detta loro, la sua forte componente sperimentale.
Ora la speranza delle nuove generazioni, come traspare chiaramente dal video, è quella di tornare alla vita “normale”: andare ai concerti, riassaggiare la tanto agognata libertà, tornando quindi a socializzare spensieratamente.
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