“Un’eredità preziosa, tra natura e alambicchi”: la distilleria Da Ponte celebra il centenario di Pier Liberale Fabris

“Un’eredità preziosa, tra natura e alambicchi. Grazie papà!”: con queste parole Francesco Fabris ha ricordato la figura del padre, Pier Liberale Fabris, figura importante per la della distilleria “Andrea Da Ponte” (con la sede operativa situata a Corbanese, nel Comune di Tarzo), nel centenario della sua nascita.

Rappresentante di un’azienda storica del territorio, fondata nel 1892 a Conegliano, Pier Liberale Fabris ebbe il merito di creare la prima grappa da unico vitigno, ottenuta dalle vinacce di Prosecco.

Il figlio ne ha ricordato non soltanto il suo impegno in ambito aziendale, ma anche in quello ornitologico, dove ha cercato di portare un tocco di innovazione .

“L’8 febbraio 1925, a Conegliano, nasceva Pier Liberale Fabris, mio padre – così ha iniziato il proprio racconto Francesco Fabris – Un uomo che porto dentro di me nei gesti, nelle parole e, soprattutto, nelle passioni profonde che mi ha trasmesso e per le quali, ogni giorno, lo ringrazio. Ero piccolo, quando il suo amore per la natura e il meraviglioso ambiente che ci circonda, riempiva il nostro tempo insieme”. 

“E mi ricordo lo stupore con il quale lo vedevo realizzare, con grande tenacia, uno dei suoi progetti più ambiti: una stazione ornitologica, dove poter studiare gli

uccelli e le loro rotte migratorie – ha proseguito – A questo fine, aveva riconosciuto sull’altura di Poggiobello, tra le colline di Conegliano, il luogo ideale dove costruire un habitat perfetto, per offrire riposo agli uccelli da passo e poterli studiare. Con cura e pazienza ha dato vita così ad uno splendido labirinto vegetale
a forma di roccolo
, con la ‘ragnaia’ di carpini bianchi, tipici del giardino all’italiana, circondata da querce, castagni e alberi da frutto, il cui verde cangiante è un contrappunto delicato al fiorire dei ciclamini, delle primule e dei fiori di campo”.

“Era lui, nei primi anni, a catturare con delicatezza estrema gli uccelli, per inanellarli e poi liberarli nuovamente. Ma è negli anni Settanta, grazie alla collaborazione con la provincia di Treviso, la Regione Veneto e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica di Bologna (oggi ISPRA) che il Roccolo è diventato ufficialmente un osservatorio scientifico ornitologico, coronando così il sogno di offrire un contributo riconosciuto allo studio della natura e delle sue creature più delicate – ha proseguito – Con passione e orgoglio, oggi sono io il custode di Arfanta, che ora è un patrimonio tutelato dalla Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio, per la presenza di una quercia secolare e per l’architettura vegetale del roccolo, che conta ben 1.200 piante di carpino bianco“. 

“Riconosco la fortuna di aver avuto in eredità un tesoro così prezioso, la cui bellezza infinita riempie il cuore e ti fa sentire, pienamente, di essere parte dell’universo”, ha ammesso, dedicando poi parole in ricordo dei vari momenti trascorsi insieme al papà.

“Con mio padre passavo molto tempo al Roccolo di Arfanta. Ma con lui andavo spesso anche in distilleria, la già famosa Andrea Da Ponte a Conegliano, di cui io rappresento ormai già la quarta generazione (che presto, grazie ai miei figli, potrebbe diventare la quinta). Mia nonna, infatti, era la figlia di Andrea Da Ponte, il fondatore. Mio nonno, invece, era Pietro Fabris, discendente di una nobile famiglia cadorina. Direttore artistico del Teatro Accademia di Conegliano, fu lui a portare in famiglia quell’amore per l’arte che all’oggi continua, vivo e presente, grazie ai miei fratelli Giorgio ed Emanuella”, ha spiegato.

Poi il ricordo si è fatto più personale, con un riferimento al carattere e alla personalità di papà Pier Liberale.

“Mio padre Pier Liberale era un uomo di poche parole. Era rispettoso del passato, meticoloso nello studio e aveva una mente fervida e ingegnosa, che gli permetteva di perseguire geniali intuizioni, come quella che portò alla nascita della nostra iconica Vecchia Grappa di Prosecco. Era infatti nel 1969 che distillò la prima grappa da unico vitigno, ottenuta dalle vinacce di Prosecco. Ma non solo: seguendo il famoso Metodo di distillazione messo a punto da Matteo Da Ponte (il primo scientificamente documentato e dato alle stampe, per la prima volta, nel 1896), decise anche di affinarla in barriques di legno di rovere del Limousin, così da renderla incredibilmente morbida e vellutata al palato – ha raccontato – Questo elisir venne presentato al mercato alla fine degli anni Settanta e, da allora, è rimasto un unicum nel settore, una vera eccellenza capace di unire con armonia tradizione, esperienza, passione e innovazione”.

“Pensate che, mentre mio padre si dedicava anima e corpo a questo progetto, negli stessi anni costruiva anche la nuova sede della distilleria, nella così chiamata ‘conca’ di Corbanese di Tarzo. Il sito, completato nel 1983, era stato scelto per essere ancora più vicino alle vigne del Prosecco: il Metodo, infatti, richiedeva che le vinacce venissero lavorate subito dopo la svinatura. Questa, però, era anche una zona di acque gelide che, durante la distillazione, favorivano la condensazione degli aromi – ha spiegato – Ecco, quando ancora il rispetto per l’ambiente non era un tema così sentito come oggi, lui volle costruire una distilleria a basso impatto ambientale, realizzando impianti avveniristici per i tempi”.

Poi seguì l’avventura dagli anni Ottanta in poi, quando Pier Liberale Fabris decise di far installare delle caldaie a biomasse e, nel 1986, “l’impianto
per il recupero energetico, mentre nel 1989 la costruzione di un depuratore delle acque”, con la produzione, nello stesso anno, di biogas. Seguirono nel 1994 la realizzazione del depuratore dei fumi e, nel 2009, dell’impianto fotovoltaico, con una potenza di 110 KWp. 

Un impegno che, come spiegato dal figlio Francesco, continua anche oggi, nonostante la scomparsa di Pier Liberale.

“Mio padre è stato per me un faro illuminante, una via segnata, uno sprone a impiegare la vita nel costruire qualcosa di importante da poter lasciare, con orgoglio, alle generazioni future. Ogni giorno lo ricordo e lo ringrazio”, ha concluso.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Distilleria Andrea Da Ponte)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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