La futura piazza Carducci a Conegliano ha ora un volto, grazie al progetto vincitore dell’apposito bando di progettazione: ad aggiudicarsi la vittoria è la “bottega di architettura” Bodàr, realtà nata in Sicilia con una sede anche a Firenze, che vede nel team Francesco, Giuseppe e Marco Messina e Viviana Ragnini.
La nuova piazza punterà molto sulla presenza di un porticato in acciaio, sede potenziale per eventi e manifestazioni varie, mentre la lunga passerella, che farà da raccordo tra la stazione ferroviaria e la Gradinata degli Alpini, accoglierà svariati punti verdi e sedute disponibili al pubblico.
Attualmente la somma a disposizione del Comune di Conegliano è pari a 2,5 milioni di euro, ma sicuramente servirà altro denaro, come ha riferito il sindaco Fabio Chies.
In termini di tempistiche, l’iter burocratico che porterà all’inizio dei lavori dovrebbe concludersi entro quest’anno, con l’apertura del cantiere nel 2026 e la durata dei lavori stimata indicativamente in 12 mesi.
Nel frattempo, si svolgeranno tavoli di lavoro tematici con tutti i proprietari dei sottoservizi situati in viale Carducci.
Quello vincitore è un progetto che si è imposto sui 183 pervenuti (i primi classificati saranno premiati il prossimo 11 marzo, durante una conferenza stampa), sintomo, come emerso durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, che “conferma l’interesse da fuori per questo bando e per il territorio stesso”.
“Questa è una giornata storica, abbiamo un progetto atteso da 30 anni – il commento del primo cittadino, che ha ricordato l’obiettivo di creare una ‘città lenta’ -. Si tratta di un intervento ambizioso: per noi piazza Carducci è fondamentale. Gli eventuali disagi da cantiere saranno ridotti al minimo, tramite un tavolo di lavoro che faremo anche con i commercianti”.
Marco Pagani (presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Treviso) ha sottolineato che è “un risultato che arriva solo con una volontà politica molto forte” e ha ringraziato i componenti della giuria selezionatrice, per aver compreso “le potenzialità del progetto”.
Il vicesindaco Claudio Toppan ha ringraziato l’Ordine stesso per la collaborazione: “Ci sarà tanto da fare, dovremo dare il massimo per concludere il più presto e creare il meno disagio possibile” ha affermato.
“La gestione del bando è stata complessa. Tutti e quattro i progetti finalisti avevano degli aspetti meritevoli”, le parole della dirigente comunale Paola Ghiro, mentre il suo collega Giovanni Tel ha chiarito che il progetto ha “un indirizzo pensato guardando il futuro”.
Successivamente Francesco Messina, in rappresentanza dello studio vincitore, ha raccontato l’iter della realizzazione della proposta progettuale, che concettualmente ha fatto riferimento all’idea di piazza proposta in alcuni famosi dipinti di De Chirico, “che dimostrano quanto la piazza sia importante nell’atmosfera italiana”.
“Abbiamo compreso il legame tra la stazione e la Gradinata degli Alpini – ha detto -. Attualmente il viale presenta uno smagliamento sul piano spaziale, con palazzi di diverse altezze: per questo abbiamo introdotto il porticato (oltre a una passerella lapidea), che introduce il concetto dello stare nello spazio pubblico e interviene in questo aspetto delle altezze. Anche la pensilina esistente di Corte delle Rose verrà rivestita dello stesso materiale del porticato (acciaio, ndr), il quale si inserisce con le altre pensiline esistenti da un punto di vista altimetro” ha proseguito.
Al momento, come emerso, i tempi sono precoci per sapere a chi spetterà la direzione dei lavori, mentre sul piano della viabilità il sindaco (ricordando la presenza del Piano urbano del traffico dal 2017) ha chiarito che sarà fatto un cronoprogramma anche su questo fronte.
“Entro fine estate vorremmo che fosse pronto un plastico, che mostrerà quella che sarà l’idea futura della città, dove la piazza è un tassello importante” ha affermato Chies.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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