Alla sede Lilt, delegazione di Conegliano, all’ospedale civile, è giunto in questi giorni l’automezzo Fiat Doblò, donato da una catena di solidarietà tra Club Serenissima Storico e Fondazione di Comunità della Sinistra Piave Onlus.
“Da molti anni Lilt ha istituito un servizio di trasporto gratuito, che si è dimostrato essere un aiuto prezioso, per i malati oncologici del nostro territorio – spiega la responsabile Lilt della delegazione di Conegliano, Anna Iva Bin – che si trovano ad affrontare non solo la malattia, ma anche il disagio di doversi recare presso altre strutture ospedaliere per effettuare le terapie necessarie per il completamento delle cure: a Vittorio Veneto per eseguire la chemioterapia o a Treviso, Belluno, Aviano, Pordenone, Padova e Vicenza per eseguire cicli di radioterapia”.
Nel 2017 i pazienti trasportati nei luoghi di cura sono stati 411, per un totale di 1.035 viaggi con 130 mila e 331 chilometri percorsi e l’impegno dei volontari è stato di 8.087 ore.
Tra i 4 automezzi disponibili della Lilt attivi tutti i giorni c’è un Fiat Scudo da 9 posti obsoleto con 519.624 chilometri bisognoso di riparazioni continue che finalmente potrà essere sostituito.
Il nuovo veicolo viene donato da due grandi realtà benefiche, Club Serenissima Storico, che da anni è un importante sostenitore della Lega Italiana per la lotta contro i tumori, come spiegato dal presidente Giorgio Foramiti, e Fondazione di Comunità della Sinistra Piave Onlus.
Lilt già dal 2011 collabora assieme al corso Clas (Corso di laurea per assistenti sanitarie) nella raccolta fondi a sostegno della Campagna Noci promossa dalla Fondazione di Comunità all’interno degli ospedali e distretti del territorio.
Fondazione di Comunità ha l’obiettivo di consolidare la cultura di una comunità che si fa carico dei propri bisogni e promuove iniziative di solidarietà anche tra le più innovative.
“Lilt svolge da anni un prezioso servizio per tutti i malati oncologici – spiega il presidente Fiorenzo Fantinel – ed è quindi fondamentale che in questo partecipi l’intera comunità”.
(Fonte e foto: Fondazione di comunità Sinistra Piave onlus).
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