Tragedia dell’A28, accettati dal padre i 70 mila euro offerti da Dimitre Traykov per le bimbe di Sara. Martedì nuova udienza

Devis Da Ros, padre delle due figlie di Sara Rizzotto coinvolte nell’incidente sull’autostrada A28 costato la vita alla madre e alla cugina di lei Jessica Fragasso, ha accettato la somma di 70 mila euro proposta dagli avvocati difensori dell’imprenditore bulgaro Dimitre Traykov, accusato dell’incidente, a favore delle piccole.

Come sottolineato dal legale Giuseppe Gulli, difensore di Da Ros, si tratta di un atto di mera liberalità, di uno spontaneo aiuto al mantenimento delle bambine da parte dell’imputato, che non avrà alcun effetto sul processo penale, che celebrerà la prossima udienza martedì 21 giugno in Tribunale a Pordenone.

In seguito a questa decisione, Da Ros “uscirà” come parte civile da tale procedimento, dove rimarranno la famiglia di Sara Rizzotto con l’avvocato Alessandra Nava, quella di Jessica Fragasso assistita dal legale Enrico D’Orazio e naturalmente il pubblico ministero Raffaele Tito.

Traykov, da parte sua, si dice consapevole di non trarre alcun vantaggio da tale gesto, ma come affermato dall’avvocato difensore Gianni Massanzana vuole dimostrare di aver compreso la gravità del fatto.

Egli la sera del 30 gennaio a bordo di un Range Rover scuro aveva travolto, ad una velocità di 180 km orari, la Fiat Panda azzurra sulla quale viaggiavano le due donne e le bimbe. In seguito alla tragedia, l’attuale imputato si era allontanato dal luogo del fatto, recandosi nella propria abitazione, dove poi era stato arrestato dalle Forze dell’ordine.

Si trova oggi gli arresti domiciliari nel capoluogo della Destra Tagliamento con l’accusa di omicidio stradale plurimo aggravato dalla fuga e dall’abuso di alcol, omissione di soccorso e lesioni.

Da Ros, assistito civilmente dagli avvocati Carlo Baggio e Alessandro Chies, ha rilasciato questa dichiarazione: “Ho accettato la proposta dell’imputato, nata di sua spontanea iniziativa, di versare una somma di denaro, finalizzata a dare aiuto nel mantenimento delle mie figlie, nell’esclusivo interesse delle bambine, anche perché le somme sin’ora raccolte a titolo benefico dovranno essere divise con le altre famiglie coinvolte e saranno appena sufficienti, per me, a coprire le spese funebri e i debiti sorti. Ci tengo a precisare che la somma ricevuta non comporta alcuna riduzione di pena per l’imputato, non avrà alcuna conseguenza negativa per le altre parti civili, che conservano intatta la propria posizione, né preclude in alcun modo il risarcimento del danno, che sto perseguendo e continuerò a perseguire, sempre nell’esclusivo interesse delle bambine, in sede civile“.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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