Svastiche in centro a Conegliano: alcuni passanti si sono accorti che delle svastiche sono state fatte sul muro esterno di un edificio, che si affaccia su piazzetta Duca d’Aosta (sede di uffici, appartamenti e attività commerciali) e sotto al porticato di via Cavour.
Il fatto si è verificato questa mattina, poco prima delle due.
Nel mirino anche palazzo Gera Minucci, da poco restaurato, dove è stata disegnata una svastica sotto a una targa storica, che segnala come da lì nel 1867 Giuseppe Garibaldi parlò alla popolazione. In questo caso, essendo un bene storico tutelato, bisognerà attendere prima di procedere con la cancellazione del segno.
Un episodio che ha provocato sdegno per cosa in passato quei segni hanno storicamente rappresentato, ma anche per il fatto stesso che vengano imbrattati edifici e spazi pubblici di una città.
Il sindaco della città, Fabio Chies, è stato tempestivamente informato sull’accaduto e non ha nascosto il proprio fastidio di fronte a quanto avvenuto.
“Abbiamo già mandato gli operatori a pulire, – ha riferito il primo cittadino – però devo dire che siamo davvero al limite“.
Chies ha spiegato che verranno visionati i filmati delle telecamere, con l’obiettivo di inchiodare il responsabile o i responsabili di questo fatto, avvenuto tra l’altro durante il periodo dell’Avvento: pare che a compiere l’atto siano stati due giovani, che indossavano una felpa con il cappuccio.
“Non possiamo accettare che delle persone arrivino a lordare in questa maniera la nostra città e con questi simboli – ha aggiunto – Sono cose che danno fastidio, degli atti insensati e incivili che, a mio parere, non devono essere sottovalutati”.
A segnalare pubblicamente il fatto è stato anche il consigliere di minoranza Filippo Secolo, del gruppo “Libertà civica e popolare. Conegliano al centro”.
“Chiarisco che non è mia intenzione strumentalizzare questo fatto: non ho segnalato con tale finalità – ha affermato – Dopo il pranzo di un tranquillo sabato sono arrivato in piazza e mi sono trovato di fronte a questa cosa che, sinceramente, mi ha turbato e colpito molto”.
“Mi sono interrogato su quali motivazioni possa avere chi si mette a disegnare questi simboli, che rappresentano un passato storico pesante”, ha concluso.
Un gesto che è stato condannato anche dall’Anpi di Conegliano, come si legge in una nota: “La simbologia delle svastiche disegnate sulle pareti non solo rappresenta un attacco diretto alla memoria storica del nostro Paese, ma è anche un gesto inaccettabile che viola i principi fondamentali di convivenza e rispetto reciproco – si legge – L’Anpi di Conegliano si impegna a difendere i valori di libertà, democrazia e antifascismo, che costituiscono il fondamento della nostra società. Gli atti vandalici compiuti in via Cavour sono un vile tentativo di minare questi valori e di diffondere odio nella nostra comunità”.
“Ricordiamo che la storia del nostro Paese è segnata dalla lotta contro il totalitarismo e l’oppressione e, come Anpi, ci impegniamo a preservare e trasmettere questa memoria alle generazioni future”, conclude la nota.
“È nel rispetto profondo di questi valori che vogliamo dire in modo chiaro che svastiche e messaggi di odio al popolo israeliane non possono essere accettati in alcun modo”, sono invece le parole usate dal Pd di Conegliano per condannare l’accaduto.
Sul caso sta indagando la Polizia di Stato, con la collaborazione della Polizia locale di Conegliano.
(Foto: per gentile concessione di un lettore – Anpi Conegliano).
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