Confrestauro, l’associazione che riunisce tutti i restauratori italiani, si è presentata e lo ha fatto ieri sera a Conegliano, durante un evento che ha coinvolto vari addetti del settore.
Si tratta di una realtà nata allo scopo di rappresentare e promuovere il settore del restauro e della conservazione del patrimonio italiano, creando una rete di competenze.
L’associazione vede Alberto Rui nel ruolo di presidente, affiancato dal consiglio direttivo composto dal vicepresidente Luca Lagrecacolonna e i consiglieri Tommaso Tommasi, Silvio Vianelli, Monica Marchetti ed Emanuele De Vinci.
Confrestauro si avvale anche di un comitato scientifico, presieduto da Giuseppe Strazzi e composto da Tommaso Tommasi, Jessica Astolfi, Michelangelo Pivetta, Pierluigi Sartori, Silvio Vianelli, Monica Marchetti, Cristina Caiulo, Ilaria Boncompagni, Ilde Forgioni, Vincenzo Guadagno, Emanuele De Vinci, Elisabetta Fabbri, Don Fabrizio Gioioso, Andrea Colla, Jacopo Galbero, Roberta Caldovino, Davide Calanca, Massimo Tosti e Cristiano Ferrari.
Presente all’incontro anche il vicesindaco di Conegliano Claudio Toppan, il quale ha evidenziato come sia necessario “mettersi insieme” e collaborare: “Ben vengano queste realtà per migliorare e fare filiera – le sue parole – A volte non valorizziamo ciò che abbiamo e chi ha meno di noi, lo fa di piu”.
Nel frattempo Alberto Rui ha spiegato qual è la filosofia alla base di tutto. “Porto avanti la passione che mi ha insegnato mio padre – ha spiegato – Un sogno che si è concretizzato e per questo ringrazio la mia famiglia, per il supporto”.
“A distanza di un anno e mezzo sono contento di questa cosa e, da qui a due anni, vorrei concretizzare i progetti che ho in testa”, ha aggiunto.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i progetti che riguardano Confrestauro, i servizi riservati agli associati, le varie partnership e accordi siglati.
Tra questi il progetto del “Circolo dei mecenati”, con la “missione di tramandare ai posteri un certo valore storico-culturale”: un progetto attualmente in itinere e, quindi, da sviluppare, che riunisce imprenditori, banchieri, businessman, collezionisti e filantropi, uniti dalla volontà di “conservare, restaurare e tramandare il grande valore storico del nostro patrimonio artistico culturale ai posteri”.
Allo stesso tempo è stato presentato il nuovo sito dell’associazione, completo dei vari referenti per regione e con una sezione dedicata alle aziende di eccellenza.
Attualmente sono inoltre in corso delle convenzioni, tra cui quella con l’associazione VirArt Odv e un accordo con Confindustria Veneto.
Il “desiderio di acquisire maggiore competitività”, in “un’Italia dove c’è tantissimo da fare” sono gli aspetti emersi durante l’incontro, assieme a un desiderio di “promozione e di sinergia con le istituzioni, per portare davvero il Made in Italy in giro e rapportarsi con un estero non sempre semplice”.
Ma anche “far comprendere al committente straniero il valore di ciò che abbiamo, non essendo la formazione estera al nostro livello”.
In sostanza Confrestauro, come emerso, intende “promuovere all’estero il proprio modo di far conoscere la storia, anche tramite fiere o semplicemente portando i clienti stranieri in cantiere, per far capire il valore del Made in Italy“.
(Autore: Arianna Ceschin).
(Foto e video: a cura di Arianna Ceschin)
(Articolo, foto e video di proprietà di: Dplay Srl riproduzione riservata)
#Qdpnews.it