Neppure qualche goccia di pioggia è riuscita a rovinare l’atmosfera di festa che, questa mattina, si respirava in centro, complice l’ondata di Penne nere, giunte per il 12esimo raduno del Gruppo Conegliano.
Si trattava della seconda giornata di questo weekend di festa, iniziata con l’ammassamento del Reparto in armi e radunisti del “Conegliano”, seguito dall’alzabandiera e deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, situato in piazza IV Novembre.
Un momento singolare considerato che la bandiera utilizzata, così come è stato raccontato, ha accompagnato il gruppo in particolari missioni, assumendo così nel tempo un significato importante.
Successivamente, c’è stato il momento clou di questa due giorni, con la sfilata delle Penne nere in centro città. Gli Alpini hanno infatti attraversato prima via Mazzini, poi corso Vittorio Emanuele II, salendo in direzione di Porta Dante, per attraversare via XX Settembre e infine arrivare in piazza Cima.
Un momento che ha suscitato emozioni e curiosità tra la gente, che si è riversata a bordo strada per tutto il tragitto, curiosa di assistere alla cerimonia e desiderosa di scattare qualche foto o di fare un breve video ricordo con il proprio smartphone.
Un fiume di cappelli alpini il cui arrivo è stato accompagnato dal suono dell’inno e dai gonfaloni che hanno sfilato in un corteo che ha compreso, oltre al sindaco della città Fabio Chies e al presidente sezionale Gino Dorigo, varie autorità alpine e i capigruppo, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, autorità politiche regionali, primi cittadini dei Comuni del territorio, assessori e consiglieri.
Tutti quanti si sono poi diretti verso piazza Cima, dove le autorità si sono posizionate sulla scalinata del Teatro Accademia, circondate dai gonfaloni, mentre gli Alpini si sono radunati, in ordine, per tutta la piazza stessa.
“La tradizione del territorio ben s’incarna con il cappello degli Alpini – ha dichiarato il sindaco Chies -. La città di Conegliano ricorda qual è la propria tradizione, una storia di amicizia e di orgoglio: il cuore dei coneglianesi è alpino“.
E a proposito di storia ieri, prima giornata del raduno, il calendario di appuntamenti ha previsto, tra le varie cose, anche l’inaugurazione della mostra “Sabotaggio!”, dedicata alle missioni alleate in Pedemontana, allestita al Museo degli Alpini di Conegliano: un modo per preservare la memoria storica e poter così guardare con sguardo consapevole al futuro.
Dopo gli interventi delle autorità, il raduno è stato coronato dal rancio alpino nella sede del Gruppo “M.O. Pietro Maset” di via Calpena, a Conegliano.
Un momento di festa, ma anche un momento di ritrovo per “tutta la famiglia alpina al completo”.
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