Non è mai troppo presto per fare prevenzione, neppure in età adolescenziale: è il messaggio emerso questa mattina, nel corso della presentazione dei risultati emersi dallo screening cardiovascolare, promosso dal Liceo “Guglielmo Marconi” di Conegliano con la Fondazione ABC (Adria, Bassano, Conegliano and Padova Hospitals) Study on heart disease Association-Foundation-ONLUS, con sede all’ospedale de Gironcoli della città, guidata dal medico e cardiologo Giuseppe Berton (membro della commissione scientifica del quotidiano Qdpnews.it).
Un progetto condotto con l’obiettivo di promuovere il concetto di prevenzione tra i più giovani, per un’idea di salute da tenere presente già sui banchi di scuola: in tutto sono stati 211 i ragazzi coinvolti, di cui 54% femmine e 46% maschi, con una prevalenza degli studenti della classe terza.
Nello specifico, sono stati raccolti i parametri obiettivi basali degli studenti (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, saturazione dell’ossigeno), questi ultimi poi sottoposti a elettrocardiogramma e a una breve valutazione psico-emotiva e dell’attività fisica svolta. A tal proposito è emerso che l’82% della popolazione studentesca pratica sport (in prevalenza corsa e palestra), mentre sono state analizzate la diffusione e la ricaduta di ansia e stress tra i giovanissimi.
Esami che si sono svolti all’interno di un’aula del liceo Classico trasformata, per l’occasione, in un vero e proprio ambulatorio.
Un percorso iniziato l’anno scorso, di cui è stata “classe pilota” la 3F di Scienze applicate i cui studenti, suddivisi per gruppi, hanno contribuito a organizzare le varie fasi di svolgimento del progetto. A spiegarlo sono stati proprio gli studenti coinvolti, affiancati da altri del liceo musicale, che hanno eseguito un breve intermezzo musicale, riproducendo l’effetto sonoro del battito cardiaco.
“La voce del progetto si è sparsa velocemente, ottenendo una certa adesione – hanno spiegato i ragazzi della 3F, aggiungendo che lo screening vedrà degli sviluppi didattici, con la rielaborazione dei dati raccolti e l’acquisizione di nozioni per la stesura di un articolo scientifico – Abbiamo sviluppato un lavoro di gruppo, che è stato un ‘compito di realtà’ nella scuola: abbiamo imparato un concetto di organizzazione utile in vari campi della vita”.
“La nostra scuola ha interesse nel coltivare il versante del benessere della persona – le parole del preside Stefano Da Ros – Questo è un modello da trasferire anche ad altre scuole: potrebbe essere svolto in tutte le scuole superiori”.
“Si tratta di un’iniziativa lodevole e il dottor Berton è riuscito a far entrare nella mente di tutti che cosa sia la prevenzione – il commento del sindaco Fabio Chies – I ragazzi diventano promotori di quella che è la cittadinanza attiva”.
“Bellissima e utilissima iniziativa che, oltre alla sinergia tra scuola e istituzioni, ha come valore aggiunto la salute dei nostri ragazzi – la dichiarazione di Gianbruno Panizzutti, assessore alla Pubblica istruzione e alle Politiche giovanili – Non è purtroppo raro, infatti, che screening massivi di questo tipo riescano magari ad intercettare qualche piccolo problema, permettendo di intervenire tempestivamente con la prevenzione. Come amministrazione raccogliamo volentieri la proposta del preside di allargare l’attività ad altre scuole, proponendo il progetto alla Rete Interistituzionale per il benessere scolastico”.
“A volte la prevenzione viene vista come un tabù”, il commento di David Merotto e Mattia Dario Ludovico, entrambi studenti di Medicina e fellow della Fondazione ABC.
“La malattia cardiovascolare ha anni di sviluppo (prima della comparsa del dolore al petto) – ha spiegato il cardiologo Giuseppe Berton – La prevenzione deve entrare a far parte della nostra cultura. Attualmente non ci sono studi scientifici sulla prevenzione cardiovascolare e sugli aspetti psicologici in età giovane”.
Nel frattempo, la Fondazione ABC presenterà ad agosto, in occasione di un convegno a Londra della Società europea di Cardiologia, uno studio proprio sul legame tra gli aspetti psicologici e la salute cardiaca.
“Noi rileviamo degli scompensi nei giovani atleti, nell’ordine dello 0,3-0,5 per mille, – ha riferito Francesco Benazzi, direttore generale dell’azienda sanitaria Ulss2 – quindi è fondamentale la prevenzione nelle scuole. Dopo il Covid abbiamo riscontrato dei grossi problemi nei ragazzi: è importante il gioco e il movimento sia per i giovani, ma anche per gli adulti”.
“Credo quindi che sia una bella iniziativa, che andrebbe portata nelle scuole: così si fa vera prevenzione”, ha concluso.
(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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