L’interpellanza di Francesca Di Gaspero sulla mostra “Da Weimar al Terzo Reich” ha fatto ieri sera emergere una questione politica in consiglio comunale a Conegliano, tra la maggioranza di Fabio Chies e il Partito democratico che, durante le scorse amministrative, si erano ritrovati alleati al momento del ballottaggio, nonostante la stessa Di Gaspero fosse stata il nome contrapposto all’attuale sindaco nella competizione per la guida della città.
Nella sua interpellanza, Di Gaspero aveva trovato fuori luogo che fosse stato dato il patrocinio e un “contributo oneroso indiretto” alla mostra, organizzata dall’associazione Artiglio all’Oratorio dell’Assunta.
Oltre al ritiro del patrocinio, Di Gaspero aveva chiesto che Chies, il vicesindaco Claudio Toppan e il presidente del consiglio comunale Isabella Gianelloni (dello stesso gruppo di Noi democratici) chiarissero la loro estraneità a qualsiasi possibilità di fraintendimento politico, visti i simboli rinconducibili al nazismo, presenti in questa tanto contestata mostra.
“Esistono dei regolamenti” è stata la premessa di Chies, il quale ha affermato la propria palese lontananza da ogni forma di regime dittatoriale.
“Non devo giustificarmi di nulla – ha aggiunto, specificando che la mostra è finita -. La maggioranza in amministrazione è la giunta: la giunta non c’entra con il Pd. Se la maggioranza avesse il Pd, lei non so di chi farebbe parte: se il Pd è di qua, non è di là“.
“Non ho mai visto lei alle manifestazioni dove sono stato io – ha aggiunto – e sfido a vedere quanti eventi culturali facciamo noi rispetto ad altre città”.
“Sindaco, vedo che ne ha fatto un caso personale, si informi dove faccio io il 25 aprile – la replica di Di Gaspero -. La prossima mostra la pagano, a compensazione di questa qui“.
Una volta concluso il consiglio, di fronte al municipio si è presentato Omar Lapecia Bis, presidente di Anpi Conegliano, furente per le parole utilizzate in consiglio sul tema.
“Ero in gita con i miei studenti alla Risiera di San Sabba e stavamo tornando a casa – la premessa del presidente, arrivato ieri sera con il fazzoletto dell’Anpi al collo -. Stavo ascoltando il consiglio comunale e sentendo parole come il fatto che ‘si timbra il cartellino’ per queste manifestazioni, ho detto ‘fatemi scendere in centro a Conegliano'”.
“Vorrei spendere delle parole a sostegno di Isabella Gianelloni, antifascista vera, e vorrei ricordare che l’antifascismo è qualcosa che ti brucia dentro – ha affermato -. Non sopporto che si faccia speculazione politica in questa maniera: noi chiediamo giorni di permesso lavorativo per partecipare a queste iniziative e credo che fare politica voglia dire fare il bene della città”.
A margine, dalla minoranza Stefano Dugone (Libertà civica e popolare. Conegliano al centro) si è focalizzato sui riferimenti emersi in sala consiglio in direzione del Pd: “Houston, abbiamo un problema. Chies si rimangia il patto per Conegliano (i 23 misteriosi punti dell’accordo col Pd), che gli ha permesso la vittoria al ballottaggio”, le sue parole.
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