Sala immersiva al Sarcinelli, un progetto di turismo digitale da 100 mila euro

Il progetto della sala immersiva 

Il Comune di Conegliano punta sul turismo e il digitale: l’amministrazione ha presentato il progetto della sala immersiva (attiva tra fine 2024 e inizio 2025), dove il visitatore potrà esplorare le bellezze della città, direttamente da palazzo Sarcinelli.

L’idea sarebbe avvalorata anche dal fatto che la presenza turistica a Conegliano sta vedendo un aumento, senza predilezione per una stagione rispetto a un’altra.

Un’operazione dal costo complessivo pari a 100 mila euro (a cui potrebbero subentrare eventuali finanziamenti da bandi e da privati).

“Crediamo sia il modo per portare a Conegliano le nuove frontiere. Sarà una sala particolarmente accogliente – il commento del sindaco Fabio Chies – Si tratta della prima nella provincia di Treviso. Ringraziamo Neiko per la collaborazione: i privati stanno facendo molto per il turismo, ma anche il Comune deve fare la sua parte”.

“Il progetto è partito due anni fa, quando ci siamo chiesti come reveicolare la città – le parole di Claudia Brugioni, assessore a Turismo ed Eventi – L’anno scorso abbiamo fatto una raccolta fotografica della città, che abbiamo dato a un’agenzia, per la realizzazione di un libro digitale: abbiamo la volontà di brandizzare la città”.

Un progetto che non ha eguali in provincia di Treviso e in Veneto – ha proseguito – Questo è l’inizio di qualcosa di nuovo e di accattivante”.

La sala immersiva proporrà un filmato su Conegliano della durata di circa 15-20 minuti, per un accesso secondo modalità che sono tuttora in fase di valutazione: potrebbe esserci un biglietto di accesso (bisognerà vedere se a prezzo agevolato in fase iniziale oppure no) e un ingresso contigentato e su prenotazione (per 15-20 turisti alla volta).

Come è stato detto da più parti, si tratterà di un “video emozionale per indurre i turisti a visitare Conegliano”, comprendente una descrizione multilingue in sottofondo (in italiano, inglese e tedesco) e una parte sonora, mentre è in fase di definizione la parte olfattiva: tutto per dare al visitatore una sensazione immersiva nell’atmosfera cittadina.

Da evidenziare che la sala è stata predisposta anche per accogliere coloro che hanno difficoltà di deambulazione: in sostanza sono state abbattute le barriere architettoniche.

“La sala funziona grazie a delle proiezioni fatte con proiettori all’interno di una stanza chiusa – il commento di Davide Borsoi di Neiko – Il concetto è quello di creare delle emozioni nelle persone. Ci sono poche esperienze di questo tipo, perché è una questione di creare sia la tecnologia che i contenuti”.

La stanza, nera, vedrà delle luci di contesto e un totem fisso, con la possibilità per il visitatore di muovere le immagini grazie a un i-Pad interattivo.

“Il turismo vive sull’essere concorrenziali”, ha osservato l’architetto Alberto Follegot, figura coinvolta nel progetto.

Ma non si tratta dell’unico progetto basato sul binomio turismo-tecnologia: sono all’orizzonte l’aumento degli infopoint cittadini e un percorso di storytelling digitale per la Sala dei Battuti, per un “aumento della tecnologia a servizio del turismo”.

E, tra le idee sul piatto, anche quella di poter “parlare” con il pittore Cima da Conegliano “rinato digitalmente”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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