Appello dei Carabinieri del comando provinciale di Treviso per risalire ai proprietari di alcuni oggetti rubati in Veneto con la tecnica dell’incidente del parente da parte di sedicenti appartenenti alle Forze dell’ordine.
II copione di questi reati – ricorda l’Arma – prevede in particolare la preliminare telefonata alla vittima da parte di una giovane che, spacciandosi abilmente per la nipote, informa la nonna di essere stata coinvolta in un incidente stradale e, pertanto, di necessitare di denaro per evitare gravi conseguenze legali.
Lo scorso 31 gennaio i Carabinieri della compagnia di Castelfranco Veneto arrestarono in flagranza di reato un 35enne originario di Vedelago. In quell’occasione l’uomo, a Conegliano, cercò di truffare con la tecnica dell’incidente una 84enne residente. Poi, vista la titubanza della donna, il 35enne le strappò con la forza il rolex dal polso.
In seguito alle indagini i Carabinieri hanno denunciato, oltre al 35enne, altre quattro persone e recuperato orologi e preziosi per un valore di oltre 200 mila euro che le vittime consegnavano in cambio del riscatto del familiare coinvolto nell’incidente.
I Carabinieri sono risaliti anche a due “banco dei pegni“, uno a Roma e uno a Venezia nei quali gli indagati impegnavano la merce rubata. Ovviamente le due attività, in seguito alle indagini, sono risultate totalmente estranee ai fatti.
“Chi dovesse riconoscere la merce rubata basta che contatti i Carabinieri del comando provinciale” fanno sapere dall’Arma. Tra i preziosi anche un Rolex del valore di 45 mila euro e molti altri orologi di lusso.
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