Prosecco e denominazioni, Bortolomiol (DOCG): “Informazioni false sull’operato del nostro Consorzio”. Montedoro (Coldiretti): “Serve coesione”

“Le dichiarazioni lette sulla stampa degli ultimi due giorni ci lasciano attoniti. Constatiamo che sono state diffuse e recepite informazioni false circa l’operato del nostro Consorzio”.

Queste le parole di Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG in merito alle notizie che stanno interessando i Consorzi di Tutela con voci di possibili omologazioni e fusioni, secondo alcuni fino a volere arrivare a un consorzio unico per le varie denominazioni, mettendo in soffitta l’aggettivo “Superiore” oggi appannaggio del Docg. E con tanto di richiesta di cambiare le regole attuali che sarebbe stata indirizzata al Ministero delle politiche agricole da parte della “Doc”.

“In particolare – prosegue Bortolomiol – ci teniamo a precisare che non esiste nessun tipo di accordo sull’ipotetico Consorzio Unico, né circa il dominio prosecco.it, che rimarrà in nostro possesso e nessun accordo circa l’eliminazione del nome Prosecco. Tanto meno si è giunti ad accordi circa la condivisione di codici di autoregolamentazione”.

“Infine, sottolineiamo che il termine “Superiore” è parte integrante del nostro nome, essendo previsto da disciplinare ed essendo esplicativo della nostra storia, dell’identità del vino e della sua qualità. Quanto letto oggi dimostra quanto sia importante per noi lavorare costantemente per la difesa dei nostri valori e a favore dell’impegno dei nostri soci; in questo senso saremo intransigenti rispetto ad attacchi ingiustificati e lesivi della nostra autorevolezza – conclude -. Condividiamo l’invito delle associazioni di categoria a dedicare tutti i nostri sforzi e il nostro tempo ad affrontare le sfide che la situazione attuale così complessa impone alla nostra viticoltura e in generale all’economia italiana”.

Anche il direttore regionale di Coldiretti Marina Montedoro ha voluto commentare la vicenda: “Apprendiamo dalla stampa ciò che sta succedendo all’interno del “sistema Prosecco” e ne prendiamo atto in un contesto dove l’attenzione dovrebbe essere concentrata su altro. Avremmo preferito essere coinvolti nel dibattito, piuttosto che esserne informati dai giornali. Di certo non è così che si difendono gli interessi dei produttori, creando un clima di incertezza ulteriore che non pagherà, qualunque sia l’obiettivo finale di questa diatriba che al momento facciamo fatica a comprendere”.

“Coldiretti – aggiunge – non può che registrare con profonda delusione il metodo adottato per affrontare la questione, il momento scelto per parlarne e il grave danno di immagine che ne deriverà che denotano una totale mancanza di rispetto nei confronti delle conquiste maturate grazie all’impegno dei produttori, che dovrebbero essere il vero focus delle politiche e delle scelte dei Consorzi”.

“Con la siccità che sta creando perdite al settore agricolo senza precedenti, la flavescenza dorata che richiede l’attenzione e la collaborazione di tutti gli operatori e delle istituzioni, un conflitto mondiale in atto a cui si aggiunge ora la crisi di governo, auspichiamo che il buonsenso prevalga e si chiuda questo capitolo per evitare inutili controversie all’interno di un sistema che deve essere coeso” conclude Montedoro.

Nel pomeriggio odierno il presidente del Consorzio di tutela del Prosecco DOC, Stefano Zanette, ha fatto sapere che al momento non intende rilasciare alcuna dichiarazione a commento delle più recenti vicende relative al Prosecco. Il consorzio di piazza Filodrammatici a Treviso precisa inoltre che “eventuali dichiarazioni da parte dei membri del Consiglio di amministrazione saranno da ritenersi opinioni individuali”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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