Parte con il piede giusto, con qualche brivido solo nel finale di partita, la decima semifinale scudetto della Prosecco Doc Imoco Conegliano, che questa sera al Palaverde ha sconfitto per 3-0 la storica rivale Igor Gorgonzola Novara. Nei primi due set non c’è quasi stata storia, con Wolosz e compagne sempre avanti nel punteggio (e nel gioco), anche di molto. Nel terzo l’Igor ha tentato il tutto per tutto con tanto di doppio setball, annullato dalle pantere che hanno poi chiuso alla prima occasione possibile, portandosi avanti nella serie: vincendo sabato sera a Novara sarebbero di nuovo in finale scudetto, altrimenti si tornerà al Palaverde la prossima settimana.
Pantere prontissime ad approfittare fin dall’inizio di ogni minimo errore delle avversarie: il primo punto è un rigore di Lubian, il secondo una sbagliata valutazione di Fersino, che lascia cadere sulla linea dei 9 metri un pallone morbido. Una meravigliosa pipe di Haak ha l’obiettivo di spaventare (3-1) Novara, che nel giro di pochi minuti vede scappare le avversarie: time out Lavarini sull’8-3. Fahr è scatenata a muro, e i meriti delle pantere si specchiano nella difficoltà dell’Igor di attaccare al meglio. Wolosz, in stato di grazia anche per merito della buona ricezione e difesa delle compagne, smista palloni perfetti. La sua omologa e avversaria Battistoni viene invece sostituita da Cambi quando il vantaggio di Conegliano è ormai consistente (14-5). Haak e Lubian colpiscono, in modo diverso, da posto 2 e il primo set sembra andare in archivio con larghissimo anticipo. Non a caso “questo (set) lo vincono loro, ma prendiamo le misure” è il messaggio che coach Stefano Lavarini affida alle sue nel secondo time out. Per Novara, del resto, c’è poco da fare se anche gli attacchi meglio congegnati vengono costantemente salvati da una strepitosa De Gennaro. L’Igor rosicchia qualche punto, magra consolazione nel finale di un set dominato dall’Imoco che chiude con Haak, la quale trasforma da par suo il secondo di nove setball.
Avrà l’Igor “preso le misure” alle pantere, come richiesto dal suo allenatore nel time out di cui sopra? A osservare le prime battute del secondo parziale le ospiti appaiono un po’ meno fallose, ma devono fare comunque i conti con una Prosecco Doc Imoco che non sbaglia un colpo, vedi il salvataggio clamoroso di Wolosz che induce in errore Karakurt. Traballa anche in ricezione Novara: Adams appare frastornata, Lavarini la sostituisce con Carcaces ma il secondo set sembra troppo uguale al primo per il tecnico ospite, che sul 10-4 per Conegliano ferma ancora il gioco. La sensazione di dejà-vu si fa realtà sul 14-5 per le iridate, situazione già vista nel precedente parziale. Fuori una Karakurt in serata no, al suo posto Giovannini con Carcaces candidata naturale al posto 2 novarese. “So che adesso è tutto difficile” ammette Lavarini parlando alle sue nell’ennesimo time out. Al rientro Conegliano “risponde” con un ace di Lubian. L’Imoco ha le sembianze di una macchina perfetta, l’Igor è a dir poco fuori giri. Va a segno anche Wolosz, ma Santarelli non è totalmente sereno perché vede Novara rosicchiare qualcosa anche in questo set, arrivando pure a distanza non di sicurezza (22-18). Il primo tempo di Fahr ridà ossigeno alla Prosecco Doc, squadra che insieme all’avversaria regala al pubblico un punto da antologia, chiuso da Cambi per il 24-22 che avvicina vieppiù Novara. L’Imoco fa tuttavia buon uso del suo piccolo vantaggio chiudendo allo scambio successivo con Robinson Cook, il cui attacco perfora il muro novarese: è 2-0.
Nuovo cambio di campo con la sensazione di una Prosecco Doc Imoco che sta giocando una partita quasi perfetta, ma anche di un’Igor in crescita (soprattutto dopo i cambi), anche se non ancora al punto da impensierire le campionesse in carica. Nel terzo set il copione della partita (e della serie) cambierà? Nel dubbio, Plummer porta subito in vantaggio le sue. La rientrante Karakurt fatica ma trova il punto del 2 pari. Quando Conegliano tenta il nuovo break (10-7), in cabina di regia dell’Igor si rivede Battistoni. “Dobbiamo giocare in maniera più ortodossa” ordina Lavarini nel suo quinto time out, prima di sfogarsi a favore di microfoni Rai in maniera che ortodossa non appare. Karakurt sembrava in crescita, ma è proprio un suo erroraccio su un semplice appoggio a due mani a regalare il + 5 a Conegliano. Novara, di nuovo orchestrata da Cambi, ottiene il 12-16 ma gli applausi del Palaverde sono tutti per l’allenatore di Conegliano Daniele Santarelli, che si esibisce in un bagher… in anticipo su sua moglie Moki De Gennaro, Mvp di serata. Karakurt sbaglia anche dai 9 metri, le sue compagne fanno meglio ed eccola, Novara, trovare il pareggio a quota 19. Si prospetta un finale di set da vivere in apnea tutti insieme: vantaggio delle piemontesi e time out Santarelli. Novara a + 2 sull’Imoco e a – 2 dalla vittoria del set: non tutti lo avrebbero immaginato mezz’oretta fa. Plummer martella, Bonifacio procura i primi due setball per l’Igor. Plummer annulla il primo, Haak (top scorer di giornata con 15 punti) il secondo. Cla-mo-ro-so il pasticcio dell’Igor sul 24 pari ed è match point per le pantere, che Robinson Cook trasforma a conferma dell’incredibile cinismo agonistico di Conegliano, capace – non oggi ma da anni – di punire ogni incertezza delle avversarie, qualunque nome esse abbiano.
PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO 3 – IGOR GORGONZOLA NOVARA 0 (25-16, 25-22, 26-24) in 1 ora e 24 minuti. Arbitri: Frapiccini di Falconara Marittima, Luciani di Chiaravalle e Giglio di Trento. Spettatori: 3.868. Mvp: De Gennaro. GARA2: Sabato 29 aprile ore 20.30 al PalaIgor di Novara. Serie di semifinale (al meglio delle tre gare): Conegliano 1 – Novara 0
(Foto: Gregolin per Imoco Volley).
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