L’attenzione continua a essere puntata sulla questione delle piscine di Conegliano: a lanciare l’allarme era stato il presidente della società sportiva Ranazzurra srl Gabriele Salvadori, il quale aveva chiesto all’amministrazione un aiuto immediato, a fronte del caro bollette e agli effetti della pandemia, che avevano condotto a una drastica diminuzione degli utenti (e di conseguenza degli introiti), quantificabile al 25% in meno (qui l’articolo).
La società è attiva in città dal 1984 e ha in concessione dal Comune di Conegliano gli impianti sportivi di via Calpena.
Il caso era entrato anche nel dibattito politico dell’ultimo consiglio comunale dello scorso 28 aprile, quando il consigliere del gruppo misto Alessandro Bortoluzzi aveva affermato in aula che non era stato “fatto nulla per le piscine”, mentre sarebbe stato opportuno “pescare dal fondo Covid” un aiuto da poter destinare in questa direzione.
Nel frattempo, lo scorso martedì 3 maggio si è tenuto un incontro tra l’assessore allo Sport Primo Longo e i rappresentanti delle piscine: il risultato è che attualmente gli uffici comunali si trovano impegnati a valutare le richieste avanzate dalla società sportiva.
A sostenerlo è lo stesso sindaco di Conegliano Fabio Chies, il quale ha aggiunto che, oltre a ciò, dovrà essere rivista anche la concessione.
“La società ci ha portato i conti che i nostri uffici stanno valutando – ha spiegato il primo cittadino – e in base alla valutazione stessa daremo il contributo che riteniamo opportuno”.
“Penso che sia corretto visionare i conti e capire quali sono i problemi derivanti dal Covid e dal caro bollette – ha aggiunto – Il problema non è solo il Covid, ma che l’aumento delle bollette nei prossimi anni produrrà comunque un incremento importante delle spese della piscina“.
“Quindi noi dobbiamo non solo valutare quant’è il contributo da dare quest’anno per i problemi che le piscine hanno avuto, – ha continuato Chies – ma anche valutare di rivedere la convenzione, per poter garantire il prosieguo della funzione delle piscine, perché se diamo un contributo una tantum il prossimo anno, non nello stesso modo perché non c’è la chiusura da Covid, ci saranno lo stesso delle difficoltà, a causa dell’aumento delle bollette”.
In sostanza, il sindaco ha sottolineato che “i problemi sono due”, ovvero “la valutazione dei minori introiti derivanti dal Covid e la valutazione del prosieguo per i prossimi anni”.
(Foto: Facebook – Ranazzurra).
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