Piogge da record: la vendemmia della Docg slitta a metà settembre

Diego Tomasi, Direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg

Il meteo estremamente piovoso di Aprile e Maggio accompagnato anche da temperature sotto media, ha inciso sull’iniziale sviluppo vegetativo della vite anche nell’area di produzione del Conegliano e Valdobbiadene Prosecco Docg. Proprio in questo periodo di inizio giugno infatti, dopo un germogliamento mediamente anticipato, si sta concludendo la fioritura, fase fenologica fondamentale e molto delicata per il proseguo della stagione.

Intervista a Diego Tomasi, Direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg

“Se consideriamo i mesi di aprile e maggio – spiega Diego Tomasi, Direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg – constatiamo che sono stati caratterizzati da una intensa piovosità e non sembrano esserci dubbi che questo sia espressione del cambiamento climatico, dato che le quattro annate più piovose in questi due mesi, partendo dal 1959, sono avvenute dal 2013 ad oggi, sfiorando nel 2019 i 600 millimetri di acqua caduti al suolo.

“Quest’anno abbiamo avuto quasi 400 millimetri di acqua – prosegue Tomasi – e questo ha portato a una sofferenza della vite a causa del terreno umido e freddo che rallenta tutte le attività degli apparati radicali. Ma con la pioggia anche le temperature esterne sono inferiori e la fioritura è in ritardo di circa una decina di giorni rispetto alla media degli ultimi vent’anni”.

Il ritardo della fioritura comporterà anche uno slittamento del periodo della vendemmia: “se consideriamo che mediamente dalla fioritura sono necessari circa 110 giorni per la completa maturazione dell’uva – aggiunge il Direttore – possiamo già dire che quest’anno l’inizio della vendemmia non potrà avvenire prima della metà di settembre”.

A causa dei suoli freddi la vegetazione dei vigneti non è lussureggiante come ci si potrebbe attendere vista la disponibilità di acqua, ma “bisogna comunque complimentarsi con gli agricoltori – aggiunge il Direttore – perché nonostante le precipitazioni quasi record la vegetazione è sana, senza problemi di peronospora e di altre malattie”.

Altro fattore positivo, che rende ottimisti i viticoltori, è una presenza fino ad ora limitata degli effetti visivi della flavescenza dorata. “Possiamo essere soddisfatti – conclude Tomasi – anche per il numero di grappoli e per la loro forma molto allungata”.

(Autore: Simone Masetto).
(Foto e video: Simone Masetto)
Articolo , foto e video di proprietà di: Dplay Srl #Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Articoli correlati