Pantere sull’ottovolante, Imoco Volley ancora campione d’Italia nel Palaverde in delirio!

Capitan Asia Wolosz alza la coppa dello scudetto 2024/25

La Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano è campione d’Italia per l’ottava volta (settima consecutiva) nella sua ancora giovane storia.

Il punto dello scudetto che ha concluso le ostilità sportive di Gara3 questa sera al Palaverde

In un Palaverde di Villorba pieno ben più di un uovo, Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano e Numia Vero Volley Milano si sono affrontate nel terzo atto della finale scudetto, che vedeva la formazione gialloblù (questa sera in maglia rosa) avanti per due partite vinte a zero, e quindi con soli tre set da mettere in carniere, che sono puntualmente arrivati: 3-0 per le pantere in poco più di un’ora e mezza di gioco. Gabi è stata premiata come Mvp della partita odierna.

Con la vittoria di oggi, le Pantere hanno conquistato il loro ottavo scudetto, quarto trofeo stagionale dopo la Supercoppa, il Mondiale per Club e la Coppa Italia. E’ dal febbraio 2019 che Conegliano non perde un trofeo nazionale, da quella sconfitta a Verona con Novara nella finale di Coppa Italia la Prosecco Doc Imoco ha vinto tutti i trofei disponibili tra Campionati, Supercoppe e Coppe Italia.

Festeggiatissima Moki De Gennaro: per lei oggi scudetto e 500 partite con Conegliano

Dopo la vittoria di oggi, nella bacheca del club dei presidenti Piero Garbellotto e Pietro Maschio ci sono 28 trofei dal 2012, anno di fondazione: 8 Scudetti, 3 Mondiali per Club, 2 Champions League, 7 Coppe Italia e 8 Supercoppe Italiane.

L’unica giocatrice presente a tutte le vittorie è la veterana Monica De Gennaro, che oggi ha anche festeggiato il traguardo delle 500 partite con la maglia gialloblù in 12 anni di militanza con il club.

Coach Daniele Santarelli può esultare per l’ennesimo trofeo da mettere in bacheca

E’ stato il primo scudetto italiano per due superstar come la cinese Zhu e la brasiliana Gabi, il secondo per Chirichella, mentre capitan Asia Wolosz è al suo settimo tricolore, tutti con l’Imoco Volley, come Fahr (5), Lubian (3), Haak (3), Bardaro (2), Lanier (2). Prima vittoria anche per Lukasik, Seki, Adiwge ed Eckl.

Lo striscione della curva sud del Palaverde per Moki De Gennaro, oggi alla 500esima partita con la maglia di Conegliano

Primo servizio alle 20.30 agli ordini degli arbitri Goitre di Torino e Vagni di Roma, media da tutto il mondo presenti nel tempio villorbese dello sport indoor.

Le pantere si stringono in cerchio dopo un punto vinto

Primo set

Si inizia con l’Inno di Mameli eseguito e la coppa dello scudetto portata dalla gloria del basket locale e azzurro Denis Marconato. Minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco – grande appassionato di sport, emozionante il suo messaggio diffuso nel palazzetto – e si inizia. Rispetto alle precedenti partite della serie di finale non c’è alcuna novità negli starting six, se non una – piuttosto clamorosa – in quello milanese: accanto a Daalderop, in posto 4, c’è Cazaute e non Sylla. Parte meglio Milano in maglia bianca (2-5) ma l’Imoco fa… l’Imoco e trova nel giro di pochi minuti pareggio e piccolo vantaggio. Lavarini, coach delle lombarde, spreca un videocheck: 12-9. Numerosi i colpi vincenti delle pantere, ma Palaverde silente quando Egonu trova l’ace sull’amica Moki. Orro sembra bene ispirata, e oltre a smarcare diverse compagne non disdegna la soluzione personale: una di queste ultime vale il -1 Milano intorno a metà parziale. Gabi tenta lo smash al volo che avrebbe fatto crollare il Palaverde: non va a segno, ma il punto arriva pochi secondi dopo per un pasticcio milanese. Numia ancora a ridosso delle campionesse in carica, ma Gabi trova un mani out rassicurante. Attenzione: a quota 19 il pari meneghino arriva, poco dopo vanificato da una battuta out delle ospiti e da un attacco intelligentissimo di Zhu, che manda fuori giri sia la prima sia la seconda linea del Vero. Pantere in fuga significa time out Lavarini, c’est plus facile. Dopo il punto di Egonu entra Sylla, ma Haak ricaccia indietro le avversarie. “Pari 22” dice il cubo palaverdiano, ma il check lo smentisce e quindi pantere a due punti dal set, con Zhu al servizio. Occhio elettronico di nuovo chiamato in causa (dall’Imoco) su una palla in/out di Haak: ampiamente sul rosa, non sul viola. E sono due i setball mentre il Palaverde trema e vibra di passione. Ancor di più quando Egonu, mal servita dalle compagne, angola troppo l’attacco da P2.

Gabi e Fahr a muro per l’Imoco

Secondo set

Si riprende con Milano intenzionata quantomeno a rimanere nel match e nella serie. Tra le ospiti confermata Cazaute titolare nonostante il 25% in attacco del parziale precedente (ma distinta in rice), c’è anche Sylla. Quasi del tutto “asiatico” il 6-4 Imoco, con Zhu che prende in controtempo Fukudome. La stessa numero 4 gialloblurosa firma l’8-5. Poco dopo time out Lavarini (al primo accenno di fuga casalinga) e Lukasik per Zhu nell’Imoco. Bellissimo, all’interno della partita e della serie, il duello tra le due registe: Orro e Wolosz sembrano sfidarsi a chi smarca meglio le proprie attaccanti. E le scarpette rosse della regista ospite ricordano ai meno giovani la tradizione sportiva indoor di Milano, sponda basket. Saldo e costante il vantaggio delle padrone di casa: sul 17-12 Lavarini chiama tempo, ma pochi colleghi vorrebbero essere nei suoi panni questa sera: la Numia non sfigura, gioca a tratti una bella pallavolo ma con l’Imoco di questa sera (e di questi anni) sembra non esserci nulla da fare. Se poi Haak sfodera pure l’ace (a fronte di un’Egonu che va lunga dai 9 metri), si fa quasi impossibile per le ospiti, anche solo ipotizzare una rimonta. Tra le rosé colpisce il “body language” di molte giocatrici, che sprizzano voglia di alzare la coppa dello scudetto al più presto. Gabi, in particolare, appare sportivamente indemoniata. E poco male se Kurtagic la mura fragorosamente dopo il servizio di Cazaute che poco dopo si tuffa vanamente su un attaccone della stessa brasiliana. Lavarini ruota le attaccanti e qualche soddisfazione la trova, ma quando Fahr mette giù la palla servitale da Wolosz su un piatto d’oro, i setball sono ben cinque. Il secondo ok, è quello giusto: 25-20, buona parte del pubblico non dà nemmeno peso al videocheck chiesto da Lavarini e raggiunge i punti di ristoro.

Capitan Wolosz a caccia di un pallone sotto rete

Terzo set

La coppa è lì, aspetta solo di essere sollevata da capitan Wolosz (o Moki, vista la ricorrenza? Lo sapremo – forse – tra poco: sarà ancora Asia). Le pantere hanno fretta di vincere, ma non è una fretta “cattiva consigliera” perché il gioco della 14 rosa rimane ragionato e di alto livello, anche se il Vero è lì e dopo una quindicina di scambi trova anche il vantaggio minimo. Poi si gioca punto su punto per un po’: quanto di più gradito dagli spettatori “neutrali”, che questa sera di certo non mancano, davanti agli schermi. Milano non è ko: lo testimonia la potenza con cui Cazaute mette a terra la palla del 13-12 ospite, tosto pareggiato da Haak. Spalle al muro, la Numia dà tutto, ma il muro Imoco del 17-15 può essere un brutto colpo per il morale lombardo. Non è ancora tempo per il countdown: Egonu trova l’attacco vincente. Le risponde Haak con un Bell-issimo lob che termina nell’angolino sotto la sud. Stavolta Paola sparacchia fuori, Lavarini si gioca il primo (!) time out di questo parziale. Al rientro Zhu la mette giù, e ora sì che il conto alla rovescia prende il via (20-17). Ace di Gabi, time out di Lavarini durante il quale i più audaci accarezzano le bottiglie di prosecco, magari svitando la protezione del tappo. Tutti gli altri ballano il can-can, o almeno ne tengono il ritmo. Fahr fa la cosa giusta, poi Bardaro la avvicenda al servizio. Sylla manda ampiamente fuori, ma torna protagonista il check. Tocco? No, sorry. Mancano due punti al Tricolore mentre parte il coro “Abbiamo un sogno nel cuore, Imoco torna campione”. Accorcia le distanze il Vero, stavolta è Santarelli a fermare il gioco. Riparte la gara, riparte il coro, c’è fallo di Milano. Quattro occasioni per il titolo sono presto servite. E’ sufficiente la prima: Imoco ancora campione d’Italia. Ha vinto la più forte, volendo sintetizzare al massimo.

Ah, e il bello è che la stagione delle pantere (ma anche della Numia) non è ancora finita! Le due squadre si affronteranno in semifinale di Cev Champions League il 3 maggio prossimo a Istanbul. Chi vince troverà in finale, il giorno seguente, la vincente tra Scandicci e Vakifbank.

PROSECCO DOC IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3 – NUMIA VERO VOLLEY MILANO 0 (25-22, 25-20, 25-21). Durata set: 28′, 30′, 29′. Totale: 1 ora e 35 minuti. Mvp: Gabi. Top scorer: Haak (22. Egonu 18). Arbitri: Goitre di Torino, Vagni di Roma e Merli di Terni. Spettatori: 5344, Palaverde andato sold out già 5 minuti dopo l’apertura della prevendita online di Gara3.

(Autore: Luca Anzanello)
(Foto e video: Caterina Mossenta)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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