Modificato il regolamento di Polizia urbana, individuate le “Aree Daspo” in città: “Possibilità di allontanamento immediato”

In arrivo quattro taser per la Polizia locale di Conegliano

Approvata l’integrazione al regolamento di Polizia urbana nel corso della commissione comunale “Governo e progetti per il territorio”, riunitasi nella serata di lunedì 23 maggio.

Secondo quanto spiegato dal comandante della Polizia locale Claudio Mallamace, tale provvedimento non è stato dettato da un’esigenza vera e propria in termini di sicurezza della città, considerati i “dati molto confortanti” che riguardano in tal direzione proprio il territorio del coneglianese, bensì da un concetto di “sicurezza percepita”: in sostanza, l’amministrazione avrebbe richiesto alla Polizia locale di trovare una soluzione per mitigare questa specifica problematica.

Mallamace ha riferito che nel 2018 un decreto legge ha conferito maggiori poteri sia al sindaco che al questore in materia di adozione di determinati provvedimenti: ora il divieto di allontanamento può essere applicato non soltanto nel caso di luoghi pubblici, ma anche negli esercizi di vicinato e in relazione a determinate tipologie di attività commerciali.

L’integrazione, quindi, prevede la possibilità di applicare tali strumenti direttamente dalle Forze dell’ordine che nei luoghi individuati, secondo la modifica del decreto legge, hanno la possibilità di emettere un provvedimento di allontanamento immediato per 48 ore.

“Abbiamo convenuto con l’amministrazione, in accordo con le altre Forze dell’ordine, di individuare a tal fine i luoghi, ovvero le scuole dove si può verificare qualche situazione di spaccio, luoghi con monumenti di particolare pregio (come la Fontana del Nettuno), oltre ai parchi pubblici, luoghi di culto (la loggia del Duomo)”, ha spiegato Mallamace, aggiungendo che tali luoghi sensibili individuati sono stati poi inseriti all’interno di un articolo del regolamento di Polizia urbana, dove sono previste delle sanzioni.

In sostanza, in caso di disordine pubblico, tale integrazione sarà “uno strumento in più di intervento”, intervento che si concretizza prima sanzionando “il disturbatore” con una cifra pari a 300 euro (con conseguente possibilità di raddoppio della somma) e poi l’opportunità di disporre un ordine di allontanamento immediato per 48 ore.

Nei casi di reiterazione, si farà rapporto direttamente al questore, il quale potrà emettere il divieto di accesso a una di queste aree specifiche, con la conseguente denuncia all’Autorità giudiziaria.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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