Il sorriso di Patrizia Chiamulera, in Zucchermaglio, si è spento improvvisamente: scomparsa all’età di 70 anni, era una figura molto nota tra Tarzo, Conegliano e Vittorio Veneto, sia per la sua professione sia per il suo impegno nel club Soroptimist Conegliano-Vittorio Veneto (associazione benefica internazionale composta da donne professioniste).
Come ha raccontato la famiglia, per 42 anni ha lavorato come dietista in ambito ospedaliero, dove aveva creato il Servizio dietetico, di supporto alle persone ricoverate o con patologie.
Nel 2016 l’arrivo della pensione, che le ha consentito di concentrarsi ancor di più sul mondo del volontariato: socia del club Soroptimist dal 2011, ha ricoperto al suo interno il ruolo di consigliere, delegata, presidente nel biennio 2016-2018, per poi svolgere il compito (dal 2019 fino alla fine) di segretario dell’associazione.
Ha fatto volontariato anche all’interno della Lilt (andando a parlare di alimentazione nelle scuole), in realtà rivolte agli alcolisti anonimi e a quanti cercano di smettere di fumare. Ha tenuto lezioni, sempre nel tema dell’alimentazione, all’interno dell’Università degli Adulti di Conegliano e al corso per operatori sociosanitari all’ospedale “De Gironcoli” (corso nell’ambito dell’offerta formativa dell’Università degli Studi di Padova).
“Stiamo ricevendo tutto l’amore che ha dato – ha riferito la famiglia -. Tanta gente le voleva bene: è sempre stata una persona molto attenta agli altri“.
Durante la sua presidenza portò il club Soroptimist ad aderire a un progetto del Comune di Conegliano per la realizzazione di un parco giochi inclusivo e promosse l’organizzazione di un corso di formazione sul tema della Medicina di Genere, mentre al carcere di Santa Bona di Treviso attuò un service per la creazione di un murale, a tema ludico, all’interno di un’area verde che funge da luogo di visita dei bambini ai papà in stato di detenzione.
Da non scordare, inoltre, l’adesione del suo club al progetto nazionale del Soroptimist per la creazione di una “Stanza tutta per sé” all’interno delle caserme dei Carabinieri, un luogo protetto per accogliere donne vittime di violenza: il club ne inaugurò una a Conegliano nel 2018, durante la presidenza di Chiamulera, all’interno del Comando dei Carabinieri di viale Spellanzon.
Lo stesso club, presieduto da Jane Wood, ora la ricorda come “un’amata socia e preziosa amica, che rimarrà sempre nel cuore di tutte”.
“Donna gentile, forte e generosa, è stata e sarà sempre un luminoso esempio per noi soroptimiste – si legge all’interno di un ricordo del club -. Non ha mai fatto mancare al Soroptimist il suo sostegno: con il suo dolce sorriso e con totale dedizione, ha messo se stessa a servizio della comunità per il rispetto dei diritti umani, l’accettazione delle diversità e l’avanzamento delle donne nella società. Lascia un vuoto incolmabile”.
Patrizia Chiamulera, in Zucchermaglio, lascia il marito Alberto, le figlie Eleonora e Beatrice, gli adorati nipotini Margherita e Ismaele e tutti i parenti.
Il funerale sarà celebrato martedì 30 aprile alle 15, nella chiesa parrocchiale di Tarzo, dove domani sera alle 19 sarà recitato il santo rosario. Dopo la funzione funebre, si procederà con il rito della cremazione.
(Foto: Onoranze funebri Faraon)
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