L’industria ripensa al suo futuro: il convegno di Keyline

Da sinistra: Giacomo Alpago, Ceo di Keyline, Giovanni Marta, partner Arsenalia, Rosalba Giugni, presidente Mare Vivo, padre Natale Brescianini, formatore, Antonella Candiotto, Ceo di Galdi srl e Federico Zoppas managing director di Irca Spa
Da sinistra: Giacomo Alpago, Ceo di Keyline, Giovanni Marta, partner Arsenalia, Rosalba Giugni, presidente Mare Vivo, padre Natale Brescianini, formatore, Antonella Candiotto, Ceo di Galdi srl e Federico Zoppas managing director di Irca Spa

“Rimettere al centro il benessere delle persone e la tutela ambientale. Il futuro dell’industria passa da qui. Perché trasformazione digitale e passaggio generazionale devono fare i conti anche con la transizione ecologica in un pianeta che rischia il collasso”: è stato questo il tema del confronto organizzato ieri da Keyline, all’interno della fabbrica di Conegliano da cui escono milioni di chiavi destinate a tutto il mondo.

Partner dell’iniziativa Arsenalia, gruppo che gestisce progetti innovativi ad alto contenuto tecnologico.

L’intervista a Mariacristina Gribaudi di Keyline

All’interrogativo iniziale posto da Giacomo Alpago, Ceo di Keyline (“Come possiamo ripensare il futuro dell’industria alla luce della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale e degli impatti che esse hanno sulle persone?”) si è provato a cercare una risposta che tenga insieme tecnologia e risorse umane.

“La tecnologia ci ha aiutato a gestire la complessità. Siamo passati – ha spiegato Federico Zoppas, managing director di Irca Spa – da una logica destrutturata, per cui l’importante era prendere e portare a casa, ad una strategia che ci impone, per essere fortemente attrattivi nei confronti delle nuove generazioni, sistemi di digitalizzazione sempre più sofisticati e modelli organizzativi consequenziali”.

Lettura condivisa da Antonella Candiotto, ceo di Galdi srl: “È in atto un cambio culturale che, se per certi versi spaventa, per molti altri rappresenta uno stimolo positivo a guardare sempre oltre. Però bisogna formare le persone, come abbiamo fatto noi in azienda affidandoci a team di esperti”. 

Anche Giovanni Marta, partner di Arsenalia, lo sa bene che la trasformazione digitale va accompagnata. “Quando entriamo nelle aziende siamo consapevoli che non basta trasferire conoscenze tecniche – ha detto – Bisogna innanzitutto rassicurare le persone, facendo capire che la tecnologia non è sostitutiva ma complementare”.

L’importante è che la tecnologia non diventi una nuova religione, come ha messo in guardia padre Natale Brescianini, monaco benedettino che gira le aziende italiane per fare formazione. “Come fare? Come abbiamo sempre fatto in passato: bisogna darsi delle regole. Recuperando, di fronte alle sfide delle tecnologie digitali e dell’AI, le domande di senso, quelle che ci rendono umani – ha spiegato – Basterebbe dare ascolto ai giovani che, a differenza dei loro nonni e genitori, cercano nel lavoro senso più che compenso”. 

Benessere personale che si deve coniugare con la tutela ambientale.

“Coniugare economia con ecologia è più che mai necessario” ha detto Giacomo Alpago indicando, tra i tanti, l’impegno portato avanti dalla Fondazione Mare Vivo, rappresentata dalla presidente Rosalba Giugni: “Dal mare è partita la vita. E al mare dobbiamo tornare se vogliamo salvare questo nostro pianeta. L’economia ha un ruolo fondamentale nel far sì che la transizione ecologica possa compiersi con successo”. 

(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto: Keyline. Video: archivio Qdpnews.it)
(Articolo e video di proprietà di Dplay Srl)
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