“Come facciamo ad arrivare alla fine del mese con queste bollette?”. La domanda è all’ordine del giorno in molte famiglie italiane, già provate da due anni di pandemia e ora alle prese con le conseguenze sull’economia, e in particolare sulle materie prime, del conflitto russo-ucraino.
Una risposta concreta, alle famiglie dei propri dipendenti, l’ha data la Garbellotto Spa, storica azienda del coneglianese da un paio d’anni trasferita in via Longon 2 a Sacile (Pordenone), che dal 1775 produce botti e barriques. La ditta ha riconosciuto ai propri bottai mille euro a titolo di welfare per affrontare il caro bollette e benzina che sta tediando i nuclei familiari in questa prima parte del 2022.
Una notizia ripresa con evidenza da tutti gli organi di stampa, e che l’amministratore delegato Piero Garbellotto inserisce in una sorta di “continuum” familiare nella gestione societaria: “Quest’idea non è “nata” ma si è mantenuta, nel senso che io e la mia famiglia portiamo avanti la tradizione di gestire un’azienda come se fosse una “famiglia aziendale”. Mio padre anticipava sempre gli scatti di aumento ai collaboratori in momenti di crisi energetica come gli anni ’70 del secolo scorso, noi abbiamo fatto lo stesso in questo momento”.
Il provvedimento si inserisce in una nuova piattaforma di welfare aziendale che sta suscitando interesse: “Permette di dare beni e servizi, e quindi ad esempio buoni benzina, pasto, scuola, spesa eccetera a qualsiasi collaboratore senza dovere pagare un’eccessiva tassazione”.
Tutto ciò senza perdere di vista il tema delle fonti energetiche alternative, sull’agenda di molte imprese in questi mesi e anni difficili: “Quando abbiamo realizzato la nuova sede di Sacile abbiamo pensato un’azienda completamente nuova, realizzandola con un basso impatto di consumi e macchinari nuovi, partendo con impianti fotovoltaici che coprivano il 20% del fabbisogno energetico. A gennaio abbiamo deciso di aumentare questa percentuale e in estate contiamo di arrivare alla quasi totale indipendenza energetica, che nel nostro caso vuol dire essere anche un’azienda a emissioni zero”.
La pandemia non ha fermato i progetti di rinnovamento ed espansione aziendale della Garbellotto Spa, la cui sede sacilese, che porta il nome di “Intelligenza artigianale”, è stata inaugurata nell’estate 2020.
Un dettaglio non da poco in un periodo così delicato per l’imprenditoria: “Anche qui ho ripreso la storia della mia famiglia: mio nonno ricostruì l’azienda dopo la prima Guerra mondiale, che era stata distrutta dall’occupazione austroungarica dopo la rotta di Caporetto, mio padre fece lo stesso nella seconda dopo i bombardamenti americani. Credo che da parte di un imprenditore ci sia il dovere dell’ottimismo”.
Quello del bottaio è un mestiere ancora quotato tra i giovani? “Sì, abbiamo dipendenti che sono figli o addirittura nipoti di nostri bottai e questo ci riempie di orgoglio. Stiamo fondando (il progetto partirà a luglio) l’Accademia del Bottaio, in modo tale che non si perda il sapere di questo mestiere”.
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