Ladri di biciclette in azione al park delle bici all’ex Dopolavoro ferroviario di via Pittoni, a Conegliano (vicino alla stazione dei treni).
Nel mirino dei ladri è entrata la bicicletta di Gloria Pol, ex vicepresidente di Fiab Conegliano Liberalabici (associazione con cui continua a collaborare) che, nel maggio dello scorso anno, era presente all’inaugurazione proprio di questo spazio.
Uno spazio completo di sistema di videosorveglianza, che conta 160 posteggi, di cui 108 al coperto, per il quale l‘investimento complessivo messo sul piatto è stato di 50 mila euro.
Per Gloria Pol, residente a San Vendemiano, era la prima volta fruizione di quel park, dove aveva lasciato la propria bici, per prendere il treno in direzione di Treviso.
“Sono molto arrabbiata: sono anni che chiediamo un posteggio e proprio lì succede questo – la sua premessa -. Ho lasciato lì la bicicletta ieri alle 11.10, per prendere il treno, e sono tornata alle 13.30: la bici, legata col lucchetto (che è stato manomesso), non c’era più”.
“Era la prima volta che usavo quel park: solitamente la bici la porto con me ma, stavolta, dovendo andare in un ufficio vicino alla stazione di Treviso, ho deciso di lasciare la bicicletta a Conegliano – ha raccontato – Mi sono fidata e ho sbagliato”.
La bicicletta, di 10 anni, aveva anche un valore affettivo per Gloria Pol. “Mi dà fastidio che si investa del denaro per un servizio che dovrebbe essere al top. Il problema è che quel park non è visibile, è nascosto: sono sempre andata dappertutto in città in bicicletta e non era mai accaduto nulla di simile prima. Credo che un motivo ci sarà”, ha aggiunto, evidenziando quanto, a suo parere, sarebbe la posizione del park a favorire il “lavoro” indisturbato dei ladri.
Alla luce dei fatti, quindi, è scattato l’appello rivolto al Comune: “In un posto nascosto come quello, ognuno fa ciò che vuole – ha affermato -. Quello non è il posto giusto per il park delle biciclette: si faccia davanti alla stazione, altrimenti casi come quello capitato a me creano solo disagi ai cittadini”.
(Autore: Arianna Ceschin)
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