Imoco, esordio sul velluto: Busto ko e margini di crescita amplissimi. Poi festa per Slam e Supercoppa

Un attacco dal centro di Sarah Fahr nel primo match di campionato contro Busto Arsizio

Primo giorno di scuola, pardon campionato, ricco di sorrisi per le pantere, che aprono la regular season 2024/25 con una vittoria sulla storica rivale Busto Arsizio, capace solo a tratti di impensierire Wolosz e compagne. La partita del Palaverde ha detto che schemi e amalgama, in casa gialloblù, sono ancora lontani dalla perfezione, che come noto non è di questo mondo anche se, pallavolisticamente parlando, l’Imoco ci è spesso andata vicinissima.

Ancora assente Zhu, attesa nella Marca tra qualche giorno, in posto 4 accanto all’attesissima fuoriclasse Gabi nello starting six della Prosecco Doc Imoco c’è Lanier. La diagonale non poteva che essere Wolosz – Haak, le centrali sono Fahr e Chirichella, il libero De Gennaro. Tra le “non titolari”, Bardaro ha la maglia d’ordinanza, la panterina Arici quella di vice Moki. Giovanni Caprara, rientrato in Italia proprio sulla banchina della Uyba, sceglie Boldini – Obossa, Sartori – Van Avermaet, Piva – Kunzler e libero Pelloni.

Primo set

Il primo pallone del campionato 2024/25 lo scaglia, in campo Imoco, la regista bustocca Jennifer Boldini. Sulla rigiocata, l’opposto Josephine Obossa lo mette a terra. Le risponde tosto Fahr, ma la prima cosa che balza all’occhio sugli spalti sono le difese a dir poco arcigne delle ragazze di Caprara, che giocano alle pari delle campionesse d’Italia e d’Europa. L’avvio del match è quello tipico di una partita di inizio stagione, con schemi ancora disegnati a matita e palleggiatrici in moto quasi perpetuo. Ciò non significa che manchi lo spettacolo, vedasi il salvataggio – punto, quasi da terra, di Wolosz a cui segue l’ace di Fahr. Tra un time out e un videocheck, Conegliano si issa sull’11-6, ma bastano un paio di pasticcetti per riportare Busto negli specchietti. Gabi inizia a infiammare il suo nuovo pubblico, poi il check dà ragione all’arbitro Brunelli che vede fuori una battuta di Wolosz. Le attaccanti lombarde cercano con una certa insistenza le falangi del muro gialloblù, ma spesso con risultati nulli. Il 17-10 per le padrone di casa convince Caprara a chiamare il secondo “tempo”, quando però il set sembra già in ghiaccio. Il dj palaverdiano fa risuonare il can – can, ma al rientro è una sinfonia Imoco grazie a un buon rendimento un po’ in tutti i fondamentali. Il cambio di campo arriva al secondo di 10 setball via invasione della prima linea ospite.

Secondo set

Tanta voglia di riscatto da parte della squadra che insieme a Conegliano ha dato vita a tantissimi “derby d’Italia” di alto livello: il risultato è un 3-0 iniziale che tuttavia non muove molte sopracciglia in un Palaverde già consapevole dell’altissimo livello (anche) delle pantere 2024/25, che infatti pareggiano ben presto. Il nuovo tentativo di fuga bustocca è frenato da una lunga interruzione per vivisezionare al check l’undicesimo scambio del set, che viene rigiocato, “regalando” al pubblico una magia di secondo tocco di Wolosz. Bella martella che è un piacere (per il pubblico di casa) e arriva il sorpasso a quota 9. Chirichella fa e disfa (bella fast e poi servizio in rete), Van Avermaet azzanna un pallone vagante e dà il 13-11 a Busto Arsizio. Fahr le risponde da par suo ma Busto, a differenza del set precedente, non si fa seminare e anzi, con personalità, si fregia di un lungo vantaggio. Santarelli cambia la diagonale: una doppia sostituzione che coincide con l’esordio in campionato per Seki e Adigwe. Lo spettacolo latita un po’, così come l’entusiasmo del Palaverde. Serve un primo tempo di Fahr per dare il vantaggio all’Imoco, presto vanificato dal servizio in rete di Wolosz. Anche Caprara modifica integralmente la diagonale, ma Fahr ha acceso i superpoteri e in posto 3 fa quello che vuole. “E’ un rodaggio per tutti, ma vedo troppe mani ferme e troppe ugole silenziose” lamenta lo speaker Luca Barzi. Due setball per le pantere fanno alzare i decibel: il primo è quello buono grazie a Lanier – futura Mvp – che trova il diagonale perfetto da posto 4, a coronamento di un parziale che l’ha vista attaccare con il 71% ok.

Terzo set

Tutto come da copione, fin qui, al Palaverde: Busto volonterosa e a tratti pericolosa, ma Prosecco Doc Imoco che anche grazie all’esperienza mantiene le redini della partita pur non essendo – e non potrebbe esserlo alla prima di campionato – la squadra totale vista a tratti la scorsa stagione. Continuano ad alternarsi cose buone come l’ace di Chirichella e la svirgolata in ricezione di Lanier. Si sentono a decine di metri di distanza le proteste di Caprara per una decisione arbitrale, poi chiamata check sprecata dall’Imoco su un servizio bustocco nettamente dentro. Chi di ace ferisce, di ace perisce: chiedere a Gabi che dai 9 metri ridà il vantaggio a Conegliano. In casa ospite calano sia la precisione sia la “cazzimma”: ne è conseguenza il break dell’Imoco sul servizio della stella verdeoro. Break che di fatto consente alle pantere di gestire con tranquillità l’ultima tranche di partita, chiusa con larghissimo margine dalla “baby” Adigwe.

Riflettori spenti e telefonini accesi durante il video emozionale del Grande Slam 2024/25 e della Supercoppa di 8 giorni fa

Dopo il match, al Palaverde la festa è proseguita con un video emozionale sul maxischermo e, oltre al giro di campo con la Supercoppa appena conquistata contro Milano a Roma, la sfilata di presentazione dei quattro stendardi che campeggeranno sul soffitto del tempio villorbese in ricordo del “poker”, o Grande Slam per chi preferisce il tennis alle carte, di trofei dello scorso anno.

PROSECCO DOC IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3 – EUROTEK UYBA BUSTO ARSIZIO 0 (25-15, 25-22, 25-14). Durata set: 25′, 33′, 24′. Totale: 1 ora e 33 minuti. Arbitri: Brunelli di Falconara Marittima e Goitre di Torino. Top scorer: Haak (15 punti). Mvp: Lanier. Spettatori: 4.730.

(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Michele Gregolin per Imoco Volley e Luca Anzanello)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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