La nascita di un bambino è sempre un avvenimento straordinario. La nuova famiglia, dopo lo stupore e l’incredulità davanti ad una nuova vita, si trova ad affrontare nuove sfide, prima fra tutte provvedere alle più urgenti necessità: una culla dove fare riposare il neonato, dei panni, dei vestitini, un luogo caldo dove fare riposare la mamma e il suo piccino. E se la nascita ha avuto luogo all’interno di un’aula inutilizzata, dove erano stati sistemati giornali vecchi, qualche banco, dei pannelli e pedane, le necessità aumentano.
Questa è stata l’idea con cui i ragazzi del secondo anno del corso Operatore ai Servizi di Vendita del Ciofs Don Bosco di Conegliano hanno realizzato il loro presepe. Vestendo dei manichini come “moderni pastori” in cammino nei corridoi dell’istituto verso la “capanna”, i ragazzi hanno dato vita a figure professionali dei nostri giorni: l’infermiera porta il suo contributo medico, così come la commessa di un negozio di prodotti di igiene per la casa arriva con l’occorrente per pulire, disinfettante e profumare l’ambiente; un magazziniere giunge per dare una mano al neo-papà, per fare ordine e magari costruire una culla confortevole, la signora delle pulizie accorre per aiutare la giovane mamma a lavare il piccolo, un’insegnante si avvicina alla stanza per ammirare questa nuova creatura che andrà guidata e cresciuta; infine una famiglia, composta da due genitori e una bambina, si incammina per portare sostegno e sollievo alla madre affaticata dal parto. Sull’uscio, come due fidati guardiani, compaiono Don Bosco e Madre Mazzarello.
“Ecco la rilettura del presepe, oggi: chi è cattolico riconosce nella culla Gesù di Nazareth, così come San Francesco ci ha insegnato, mentre chi non lo è vi riconosce una vita da proteggere. Ma tutti siamo chiamati a portare il nostro, seppur piccolo, importante contributo – fa sapere la professoressa Federica Gava – La solidarietà è la chiave di volta di questa società individualista e pericolosa, simboleggiata dalle pagine di cronaca che tappezzano l’aula in cui il bambinello viene alla luce”.
Tutti gli studenti hanno vissuto l’esperienza del dono gratuito tra le strade del centro: l’ultimo giorno prima delle vacanze i ragazzi si sono diretti verso le attività commerciali, La Nostra Famiglia, i Vigili del Fuoco, il reparto di Pediatria dell’Ospedale e Casa Fenzi per portare doni fatti a mano e un augurio a chi ogni giorno compie il proprio lavoro o il proprio dovere con impegno e dedizione verso il prossimo, con la stessa generosità dei pastori del presepe.
(Fonte e foto: Ciofs Don Bosco).
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