“Il fotografo lo fa la persona che dialoga con l’oggetto, in questo caso con il territorio”: è questa la definizione data alla mostra da uno dei 15 Giovani Ambasciatori Unesco, che hanno esposto le loro fotografie del territorio alla Galleria dell’Eremo, nella sede municipale di Rua di Feletto.
Nello specifico, ieri sera è stata inaugurata la mostra “Giovani visioni dal territorio”, che resterà aperta fino al 31 agosto.
Una mostra (patrocinata dalla Regione Veneto e con il supporto di Banca Prealpi SanBiagio) che è il frutto di un laboratorio fotografico condotto da Arcangelo Piai e iniziato ad aprile, nel corso della precedente amministrazione comunale: 15 giovani fotografi hanno quindi presentato la propria visione dell’atmosfera rappresentata dalle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
In particolare i fotografi sono Susy Chiesurin, Silvia Cisotto, Edoardo Frare, Gilda Maneghini, Mario Meler, Davide Grando, Riccardo Grando, Riccardo Masi, Davide Papa, Elena Papa, Alice Piai, Chiara Piccin, Alberto Razza, Syria Rizzo e Edda Zaccherini. A tutti loro Arcangelo Piai ha donato una brochure contenente tutte le foto realizzate.
I prodotti che caratterizzano il territorio stesso, i reticolati di vigneti, le architetture rurali, gli ambienti boschivi e le case caratteristiche del posto: sono soltanto alcuni dei soggetti delle foto, immortalati in vari momenti della giornata, di giorno e di notte tra le zone di Sernaglia della Battaglia, Vittorio Veneto, Refrontolo, San Fior, Collalbrigo, Susegana, Valdobbiadene e San Vendemiano, solo per citare alcuni dei luoghi coinvolti.
“Faccio i complimenti e ringrazio Claudia Meneghin (ex assessore alla Cultura, ndr) per il lavoro fatto”, le parole di Cristiano Botteon, sindaco del Comune di San Pietro di Feletto.
“Un lavoro per dare consapevolezza ai ragazzi della bellezza del territorio, per un’idea di futuro – il commento di Giorgio Comuzzi, componente del gruppo di maggioranza, che verrà presentato ufficialmente durante il prossimo consiglio comunale del 25 giugno -. Un modo per amare e approfondire il territorio: la conoscenza come strumento per trasmettere la bellezza del territorio stesso”.
“Un percorso dove i ragazzi fanno vedere il territorio con i loro occhi, come lo vedono loro – ha spiegato Arcangelo Piai -. Ho tenuto lezioni di cultura visiva, perché la tecnica si impara facilmente. Inoltre abbiamo fatto alcune uscite sul territorio. Questa è una mostra dove ognuno ha fatto una cosa diversa dall’altro, dai dettagli architettonici in rilievo fino a una critica del territorio stesso. Sicuramente ho la soddisfazione di avere trasmesso un po’ della mia passione“.
“Mi complimento per il progetto lungimirante di raccontare il territorio attraverso i giovani – ha affermato Vincenzo Sacchet, vicepresidente dell’associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene -. Il territorio è stato così raccontato con occhi puliti, per capire che cos’è il nostro patrimonio: la gente deve essere la prima a credere nel territorio, dobbiamo essere tutti consci del suo valore. A voi giovani dico ‘grazie’ e buon lavoro”.
L’inaugurazione si è poi conclusa con un momento conviviale.
(Foto e video: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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