Ricorre oggi, lunedì 21 marzo, la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di tutte le mafie, una ricorrenza riconosciuta ufficialmente dal Parlamento l’8 marzo 2017, dopo che la proposta dell’iniziativa aveva ottenuto un voto unanime alla Camera dei Deputati il 1° marzo dello stesso anno.
Un’iniziativa promossa dall’associazione Libera e sorta dal dolore provato dalla madre di uno degli agenti di scorta deceduti nella strage di Capaci (Palermo) del 23 maggio 1992, che non veniva mai nominato.
In quella data persero la vita, per mano di Cosa Nostra, il magistrato antimafia Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, insieme agli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Due anni prima, più precisamente il 13 dicembre 1990, un’altra vittima innocente perdeva la propria vita per mano della mafia: si tratta di Cristina Pavesi, ventenne originaria di Treviso e residente a Conegliano (a cui è stato intitolato l’Informagiovani cittadino), che morì sul colpo durante una deflagrazione provocata dal tritolo posizionato sui binari dagli uomini di Felice Maniero, boss della mafia del Brenta.
La giovane studentessa universitaria stava rientrando a casa dopo una giornata dedicata alla tesi di laurea e il treno su cui si trovava a bordo, il diretto Bologna-Venezia, passava proprio al momento dell’esplosione ai danni del vagone postale del Venezia-Milano, entrato nel mirino della banda di Maniero, che voleva mettere a segno una rapina.
La morte di Cristina Pavesi ancora oggi viene ricordata dalla zia paterna Michela Pavesi, instancabile nel suo impegno nel portare avanti la memoria della nipote e nel promuovere il valore della legalità nelle nuove generazioni, affinché non ci siano più altre “vittime senza giustizia” (vedi articolo).
Sono diverse le iniziative messe in campo per ricordare le 1.072 vittime della mafia in Italia. Ieri, domenica 20 marzo, l’associazione Libera ha organizzato una camminata lungo il percorso ecologico di Pieve di Soligo (in foto), partendo dall’orto sociale realizzato da oltre 10 anni dall’associazione Democrazia associata e libera. Una camminata intervallata dalla lettura di poesie del poeta pievigino Andrea Zanzotto, riguardanti ambiente e territorio.
Il tema di questa Giornata, infatti, è “Terra mia. Coltura | Cultura”, che indica la necessità di un lavoro che “prosegue in parallelo e tiene insieme l’impegno per il nutrimento della Terra, con l’impegno per il nutrimento della coscienza”.
Questa sera alle 18.30 appuntamento alla Loggia dei Cavalieri di Treviso, dove verranno letti i nomi delle 1.072 vittime della mafia. Intanto, l’Università Ca’ Foscari di Venezia ha conferito a Michela Pavesi un attestato di studi in memoria della nipote Cristina, che all’epoca era iscritta al corso di laurea in Lettere proprio nell’ateneo veneziano.
Una Giornata, quella odierna, condotta per smuovere le coscienze, specialmente alla luce di questo periodo di pandemia che “ha generato ulteriori occasioni di profitto e controllo sociale per le mafie”.
(Foto: associazione Libera – Facebook dell’Università Ca’ Foscari di Venezia).
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