Nello spettacolo di luci e colori dell’Unipol Forum di Assago, la Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano coglie la seconda vittoria in due partite della Finale scudetto 2024/25, e ha ora ben tre opportunità per portare a casa il Tricolore, la prima delle quali martedì sera in un Palaverde che si preannuncia gremito come non mai. Nel gigantesco palazzo dello sport alle porte di Milano, in Gara2, la formazione coneglianese resiste all’intraprendenza della Numia Vero Volley nei primi due parziali, trovando il guizzo vincente in entrambi i finali, e dilagando nel terzo parziale.


Le scelte dei due allenatori ricalcano quelle di Gara1, vinta dalle pantere: per le padrone di casa Orro – Egonu, Danesi – Kurtagic, Sylla – Daalderop e Fukudome libero. Le ospiti schierano dal primo servizio Wolosz – Haak, Chirichella – Fahr, Gabi – Zhu e De Gennaro libero (l’alternativa in questo ruolo, oggi, è Lanier, causa problemi a un ginocchio).
Primo set
Si parte, con la coppa dello scudetto portata sotto rete da Thomas Beretta, capitano del Vero Volley maschile, e l’Inno di Mameli che nell’ultima parte viene cantato “a cappella” da tutto il palazzo, quasi interamente vestito di bianco come da programma del club ospitante: brividi doppi. I gossip prepartita dicono che Egonu è lontana dal 100% della forma. Orro non la serve nei primi tre attacchi, il primo punto è comunque di Zhu. Il quinto è proprio di Egonu, che chiamata in causa non sbaglia, ripetendosi pochi secondi dopo in battuta. Kurtagic manda fuori una buona palla di Orro, che la rincuora. Sylla infiamma Assago murando Haak, e con lo stesso fondamentale Danesi castiga le ex compagne. Non sarà al top (dicunt) ma Egonu fa sempre punto: 9-6 e tempo Santarelli. Le laterali milanesi non trovano grandissima opposizione nei loro gesti tecnici, e anche così si spiega il 12-8 che conferma il trend iniziale di questa partita. Dentro Cazaute, fuori Daalderop (che chiede un check alla caviglia dopo una precedente caduta), intanto Egonu continua a martellare. Arriva l’errore della Paola nazionale e, di lì a poco, il pareggio dell’Imoco a quota 13. Al sorpasso, Lavarini ferma tutto e tutti. Chirichella mura Danesi, massimo vantaggio ospite, ma sono solo due punti. Al 66% è di Fahr il punto del 20-17: l’olimpionica riceve e poi va a segno. Zhu murata, campanellino d’allarme in casa Imoco, ma all’ultimo chilometro del set le ospiti – oggi in giallo d’ordinanza e liberi rosé – arrivano in vantaggio. Seki per Haak, Lavarini prima del servizio della giapponese si gioca il secondo time out. Danesi ammette un tocco a muro (a check già chiamato da Santarelli), doppio setball Imoco. Il primo significa cambio di campo perché Sylla è la prima ad ammettere che la sua schiacciata è terminata fuori senza tocchi coneglianesi.


Secondo set
Brave le pantere a reggere l’urto di una Milano spinta da un tifo così caldo (si sentono anche cori “di casa” nel vicino San Siro) e numeroso (non manca una folta rappresentanza di supporter dalla Marca). La Egonu data acciaccata è la top scorer del primo set (8 messi a terra) seguita di una sola lunghezza da Zhu. Nel secondo, la Numia parte meglio (3-0) ed esalta il pubblico con una veronica di Orro che sorprende Haak. Poi Kurtagic ferma Bella e Santarelli, sul 2-7, non può fare altro che cantarne qualcuna alle sue ragazze: “Slow, slow, slow!” lamenta il tecnico campione di tutto. Una doppia mano alle pantere la dà… Milano, che sbaglia due volte di fila. Nonostante un numero di errori non proprio bassissimo, la Numia tiene le redini del gioco (11-6). “Riprendiamo la nostra regolarità” chiede Lavarini nel mezzo di un giro al servizio di Gabi che quasi annulla lo svantaggio gialloblù. Punteggio a fisarmonica, con l’unica costante che Milano è sempre avanti. Curioso lo scambio in cui Fukudome salva una palla in “pancake” ma Sylla non prosegue l’azione, trattenendo il pallone. Tutto fa brodo, e il pareggio è servito a quota 16, rapidamente seguito dal vantaggio: e così, servendo e schiacciando, Conegliano va 20-18: interruzione lavariniana. Sbaglia attacco Sylla, lo dice anche il check. Al suo posto c’è Cazaute, in un’alternanza già vista in Gara 1. La Numia infila errori gratuiti, Lavarini si sfoga via microfonino. Cinque setball, il primo annullato dall’attaccante francese. Il secondo è “valido” grazie a un distinto attacco di Haak.


Terzo set
Per il Vero Volley si fa dura: sotto 0-1 nella serie, sotto 0-2 in Gara2 nonostante un pubblico a cinque cifre quasi tutto per Egonu e compagne (si notano diversi tifosi brasiliani pro Gabi) e, in prospettiva, un’altra sfida al Palaverde. E non è ancora finita, perché l’Imoco è determinatissima fin dall’inizio del terzo: 6-2 dopo un errore di Egonu, che si rifà subito dopo. Continua il “dentro e fuori” di Sylla, sostituita, sul 7-11, non da Cazaute ma da Pietrini. La francese si rivede a sua volta in campo, prendendosi subito una “pallonata” sull’attacco di Haak che significa 13-7. Can Can e personaggi da Guerre stellari: si vede di tutto all’Unipol Forum, anche Lavarini che in un time out dice alle sue: “Non lasciatele andare”, ma il tabellone dice 13-7 per le pantere, e poco dopo 17-10 con Santarelli che ancora saltella se qualcosa in campo non lo soddisfa. A Milano va dato atto di non avere mollato del tutto, ma il distacco quello è e quello – più o meno – resta fino alla fine della partita, che si conclude con Santarelli che riesce a mandare in campo anche Eckl e con Haak che imprime il sigillo sul match al secondo di 7 matchball. Il tempo di una colomba e un uovo, poi sarà Gara3.


NUMIA VERO VOLLEY MILANO 0 – PROSECCO DOC IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3 (22-25, 20-25, 18-25). Durata set: 28′, 26′, 28′. Totale: 1 ora e 22 minuti. Mvp: Gabi. Top scorer: Egonu e Gabi (19. Haak 17, Zhu 11). Arbitri: Piana di Carpi, Cerra di Bologna e Venturi di Torino. Spettatori: 12.161. NELLA SERIE: Conegliano 2 – Milano 0. Gara3 (potenzialmente decisiva): martedì 22 aprile ore 20.30 al Palaverde.
(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Santi per Lega Volley Femminile)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata