Amedeo Marcon, detto “Pippo”, era a bordo della sua bicicletta a poca distanza dalla propria abitazione a Scomigo (frazione del Comune di Conegliano), quando è stato colto da un malore.
Per l’uomo, di 80 anni, non c’è stato purtroppo più nulla da fare.
Originario di Conegliano, negli anni aveva vissuto prima a San Giacomo di Veglia e, successivamente, a Scomigo con la propria famiglia.
Aveva lavorato come artigiano e autotrasportatore.
Appassionato di ciclismo, era stato tesserato alla Cicloturistica Vittorio Veneto e iscritto al circolo Arci di San Giacomo di Veglia.
“Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano, ma ovunque noi siamo”, è l’accorato messaggio dedicato a Marcon dalla famiglia, leggibile in epigrafe. Nel frattempo, in queste ore, sono svariati i messaggi di cordoglio e le condoglianze rivolte ai parenti dell’80enne,
Amedeo Marcon lascia la moglie Jose, i figli Massimo con Edda e Manuela (per anni nella RSU/RLS Electrolux Susegana, poi dirigente e segretaria della Fiom Treviso e oggi dirigente nell’area RDS della CGIL Veneto) con Denis, l’adorato nipote Simone, il fratello, le sorelle, la cognata, il cognato, i nipoti uniti a tutti i parenti.
Il funerale verrà celebrato domani, lunedì 15 luglio alle 16, nella chiesa parrocchiale di Scomigo, dove questa sera il Santo Rosario è previsto alle 19.
Dopo la funzione funebre, la salma verrà tumulata nel cimitero di Scomigo.
(Autore: Arianna Ceschin).
(Foto: per gentile concessione di Onoranze funebri D’Assiè)
(Articolo di proprietà di: Dplay Srl riproduzione riservata)
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