Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è stato protagonista, come sempre, anche alla 57esima edizione del Vinitaly che si è chiusa ieri mercoledì.
A Verona, per quattro giorni epicentro del “mondo vino”, sono state infatti presentate sia la nuova annata che le iniziative dedicate alla 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
In tutto 10 produttori e oltre 200 etichette in degustazione durante l’evento di quest’anno, con varie Masterclass esclusive (due guidate dal direttore del Consorzio, Diego Tomasi) e incontri a tema.
In particolare lunedì scorso si è svolta la presentazione del libro “Viticoltura storica ed eroica. I paesaggi rurali storici d’Italia”, a cura di Mauro Agnoletti, Federica Romano e Sonia Torretta.
Un’occasione (letteraria) per ribadire, come del resto ha fatto il presidente del Consorzio, Franco Adami, l’importanza di collegare la qualità del vino al contesto unico in cui è nato e si è sviluppato.
“La viticoltura eroica e storica non è un caso che sia in posti difficili, perché sono quei luoghi dove molti e molti secoli fa gli agricoltori, che non erano ancora viticoltori, non sapevano cosa fare su questi terreni impervi – le parole del presidente della Denominazione -. Bene, hanno creato dei gioielli da un punto di vista paesaggistico, dedicando centinaia se non migliaia di ore di lavoro per fare un prodotto di sussistenza. Oggi non abbiamo bisogno di prodotti di sussistenza, abbiamo bisogno di emozioni e se sappiamo legare la qualità intrinseca del vino al paesaggio che lo ha fatto diventare così buono, bellissimo, ben conservato e ben lavorato, noi uniamo quel valore intellettuale del vedere con il valore materiale del sentire e abbiamo creato un qualcosa di fenomenale”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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