Conegliano, ricerca scientifica, derive e biologico: il confronto tra Consorzi, associazioni e Pastorale sociale

Consorzi di tutela vitivinicoli e associazioni di sensibilità ambientale: queste le parti messe a confronto durante l’inedito appuntamento di ieri, giovedì 6 giugno presso la casa Toniolo di Conegliano. Un vero e proprio tavolo di lavoro, promosso dalla pastorale sociale di Vittorio Veneto in collaborazione con il settimanale L’Azione, che insieme hanno voluto per la prima volta creare un terreno di dialogo e confronto in merito all’uso dei pesticidi e inquinanti in agricoltura.

A guidare l’incontro, don Andrea Forest, che ha tenuto a precisare come la diocesi non intenda imporsi rispetto a iniziative analoghe già avviate, ma semplicemente proporsi come terreno neutro di confronto, utile alle parti per tentare un avvicinamento reciproco: “il nostro intento è quello di avviare un dialogo sul tema ambientale inserito in una cornice più ampia – esordisce – ovvero l’enciclica di papa Francesco Laudato Si’, in cui viene espresso il concetto di ecologia ambientale, molto più inclusivo rispetto al solo settore agricolo”.

Tra le tematiche trattate, i consorzi e le associazioni si sono espressi su quali siano le priorità dell’agricoltura rispetto alla situazione attuale, su come mettere in atto una reale sostenibilità economica attraverso soluzioni e metodi alternativi e sulle eventuali innovazioni nel futuro della viticoltura biologica.

“Ci rendiamo conto che ci sono delle tematiche irrisolte, il nostro obiettivo è spingerci oltre le soluzioni di oggi cercando insieme a voi delle alternative, abbiamo bisogno di questo confronto perché migliorarci è da sempre una nostra priorità, ma bisogna tenere a mente che non c’è un’unica soluzione facile da attuare” sostiene Giorgio Polegato presidente di Coldiretti, in risposta alla richiesta di azioni concrete e tangibili rispetto al problema della deriva.

Proprio la deriva, l’irrorazione nell’aria, insieme alla produzione biologica, è risultata una tra le tematiche cruciali durante l’assemblea, evidenziata dagli esponenti di Fare Rete, Wwf e P.a.n. Italia: “L’agricoltura biologica certificata è un procedimento valido – ricorda Elena Allegranzi, P.a.n. Italia – meriterebbe un’attenzione maggiore perché potrebbe potenzialmente risolvere la criticità delle derive”.

Entrambe le parti hanno interagito esponendosi con schiettezza in un clima di rispetto, dimostrando un reale interesse nel cercare un terreno di incontro, nonostante le posizioni inevitabilmente opposte. Chiara anche la posizione del presidente del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore docg Innocente Nardi, che garantisce l’impegno del consorzio a contribuire sul piano economico e sociale alla crescita e al progresso sostenibile: “Non si tratta di un confronto-scontro tra cittadini e produttori, – dice – ma un dialogo tra membri di una stessa comunità dove alcuni cittadini si occupano di agricoltura”.

Ricerca scientifica, soluzioni alle derive e approfondimento del biologico certificato: temi complessi quelli risultati dal confronto, che verranno ripresi nei successivi dibattiti con l’obiettivo di valutare e proporre concreti piccoli passi in favore di un sistema produttivo maggiormente condiviso.

Presenti alla serata i Consorzi di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore docg, Colli di Conegliano docg, Prosecco doc Treviso, vini delle Venezie doc, e le controparti di carattere ambientalistico P.a.n. Italia, Wwf, Fare rete, Amica terra, Colli puri. In qualità di auditori imparziali anche i tecnici e ricercatori Paolo Cescon, Giovanni Cargnello e alcune associazioni di categoria: Coldiretti, Cia e Confagricoltura.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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