Conegliano, pronto il progetto “Amore è casa”: a Natale mascherine solidali per “Casa Renato Sartor”

Si chiama “Amore è casa” il nuovo progetto solidale che vede la collaborazione tra l’associazione Conegliano In Cima e Grafiche Battivelli: lo scopo è quello di vendere, a una cifra simbolica, delle mascherine a tema natalizio, il cui ricavato servirà a finanziare la costruzione di “Casa Renato Sartor”, nuovo centro della Fondazione “Maria Antonietta Bernardi” di Conegliano.

Fondazione Bernardi nasce nel 1984 per volontà testamentaria della stessa Maria Antonietta Bernardi e si occupa dell’assistenza e del sostegno ai minori che si trovano in situazioni di disagio sociale.

Le mascherine saranno vendute nei negozi della città e c’è l’intenzione di promuoverne la vendita anche online.

Renato Sartor, scomparso circa due anni fa, era molto conosciuto nella città del Cima, in primis per l’attività politica seguita tra gli anni Settanta e Ottanta, e per i diversi ruoli ricoperti negli anni, tra cui quello di direttore generale di Fondazione Cassamarca e di vicepresidente della casa di riposo “Francesco Fenzi” (qui l’articolo).

Un progetto frutto dell’unione di idee di Patrizia Loberto, Barbara Battivelli e Michela Possamai, con il sostegno anche da parte di Banca Prealpi SanBiagio e Banca della Marca.

Le mascherine natalizie sono realizzate in carta certificata filtrante e riportano l’immagine di un albero della vita, composto da tanti rami e frutti: questi indicano i vari minori transitati nella Fondazione, “che hanno spiccato il volo”.

Il nuovo progetto è stato presentato ieri, venerdì 6 novembre, e andrà a finanziare una nuovo centro della Fondazione che sorgerà nel quartiere di Campolongo a Conegliano, con un cantiere previsto per il 2021.

“Abbiamo impiegato meno di tre settimane per ideare questo progetto – ha spiegato Michela Possamai – con l’intento di pensare al bene della città, facendo qualcosa per i bambini”.

“Al momento manca una comunità educativa riabilitativa, che abbiamo solo a Mogliano. – ha dichiarato Mario Secolo, presidente della Fondazione – Pensiamo di mettere la prima pietra a gennaio, essendo pronto il progetto esecutivo. Noi ospitiamo minori che stanno con noi per un periodo compreso tra i 6 mesi e 2 anni, anche se abbiamo un caso presente in Fondazione da ben 7 anni”.

Un progetto che intende anche ricordare la figura di Renato Sartor, socio del Rotary Club Conegliano, e che vede l’appoggio da parte dell’Ulss2, come ha spiegato Nicola Michieletto: “Potersi confrontare con persone preparate è ciò di cui ha bisogno il nostro territorio”.

Ma è anche un segnale di “collaborazione tra le diverse associazioni del territorio, che dimostra la forza e il valore di Conegliano”, secondo quanto osservato da Federico Capraro, presidente di Ascom Confcommercio Treviso.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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