Questa mattina, giovedì 30 gennaio 2020, l’aula magna dell’Isiss “Gian Battista Cerletti” di Conegliano ha ospitato la presentazione del primo premio “Bioenologia 2.0” per la ricerca di lieviti innovativi a tutela della biodiversità.
Un progetto ambizioso, promosso da Bioenologia 2.0 srl e Edagricole VVQ, dove la scuola potrà incontrare il mondo dell’impresa per produrre innovazione valorizzando la ricerca di lieviti unici e originali.
Il concorso è stato indetto grazie alla collaborazione con la rivista specializzata “VVQ-Vigne Vini e Qualità” del Gruppo Tecniche Nuove che mette in palio un premio di otto mila euro, destinato alla miglior proposta di lievito non convenzionale, originale e innovativo, ovvero caratterizzato da tratti enologici unici.
I destinatari del premio sono studenti, diplomandi, laureandi e ricercatori che abbiano isolato in natura lieviti ad uso enologico.
L’opportunità è quella di valorizzare la qualità e la complessità sensoriale dei vini, lavorando a stretto contatto con un’azienda tecnologicamente all’avanguardia per un’enologia rispettosa dell’ambiente e attenta alle esigenze del mondo produttivo e dei consumatori.
Durante l’incontro, moderato dalla giornalista Adriana Rasera, sono intervenuti Fabio Chies, sindaco di Conegliano, Tommaso Razzolini, vicesindaco di Valdobbiadene, Maria Grazia Morgan, dirigente scolastico del “Cerletti”, Maurizio Polo, amministratore unico “Bioenologia 2.0” e l’assessore all’istruzione e al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan.
Il sindaco di Conegliano ha ricordato come al “Cerletti”, a differenza di altre scuole, lo studente sia al centro dell’attenzione, mentre la dirigente scolastica Morgan ha sottolineato l’importanza di iniziative come quella del premio “Bioenologia 2.0”, uno stimolo prezioso per un istituto che vuole crescere preparandosi al meglio per le sfide del futuro.
Maurizio Polo, amministratore unico di “Bioenologia 2.0”, ha spiegato la volontà della sua azienda di reinvestire sul territorio in cui è nata e si è sviluppata, puntando sull’innovazione e sul sostegno alle eccellenze che arrivano dalle nuove generazioni.
“Il futuro dell’enologia non è la chimica – ha ribadito più volte Maurizio Polo – ma la microbiologia. Dobbiamo isolare dei lieviti che siano espressione della tipicità di questo territorio, dando un Dna chiaro al luogo in cui viviamo affinché nessuno possa copiarci”.
“La bellezza la dà Dio mentre l’unicità che ci contraddistingue proviene dal lavoro dell’uomo”: queste le parole dell’assessore regionale Elena Donazzan che ha parlato anche delle borse di studio finanziate ogni anno dal suo assessorato, con un’attenzione particolare alla ricerca, alla didattica e alla contaminazione del territorio.
Ora si attende l’impegno degli studenti che, molto probabilmente, saranno premiati in occasione del Vinitaly 2021.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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