È operativo dallo scorso ottobre nell’Ulss 2 il Progetto Caleidos, co-finanziato dall’impresa sociale “Con I Bambini” e guidato in Veneto dalla Cooperativa sociale Itaca, per interventi rivolti alla prima infanzia volti a superare la “povertà educativa”, concetto di povertà complesso che non si limita alla sfera materiale, ma anche a quella delle opportunità.
Si tratta di un progetto dinamico – capace di adattarsi alla realtà d’intervento – di corresponsabilità educativa che coinvolge le famiglie, per valorizzare i servizi del territorio e offrire nuove opportunità ai bambini 0-6 anni, assicurando loro il diritto ad apprendere, formarsi, sviluppare capacità e competenze, coltivare le proprie aspirazioni.
Il progetto, presentato questa mattina a Conegliano, si rivolge in maniera particolare alle famiglie in difficoltà nel processo educativo del figlio, il cui disagio al tempo stesso non è conclamato al punto di richiedere il sostegno dei servizi sociali. “Quando ci è stato proposto di diventare partner, abbiamo accettato con grande interesse perché il piano è indirizzato ad un target importante, che spesso non viene raggiunto da progetti di prevenzione in genere, ed interviene riguardo una tematica, la povertà educativa, per certi aspetti trascurata, ma fondamentale – ha sottolineato George Louis Del Re, direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Ulss 2 Marca Trevigiana – Inoltre il progetto è un ottimo esempio di welfare di comunità, concetto spesso affrontato negli ultimi tempi e che viene citato espressamente nel piano socio sanitario regionale come linea guida per i nostri servizi sociali e sanitari”.
Caleidos è un progetto triennale (2018-2021) che prevede un costo complessivo di 2,7 milioni di euro (per il solo Veneto 535 mila euro), è co-finanziato dall’Impresa sociale Con I Bambini attraverso un contributo di 2,256 milioni di euro e compartecipato dalle Cooperative sociali capofila in ogni regione per 444 mila euro complessivi (Itaca in Veneto e Friuli Venezia Giulia, Labirinto nelle Marche, Progetto Popolare in Basilicata e Valdocco in Piemonte).
Il piano si realizza congiuntamente in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche e Basilicata, e vede coinvolti nel complesso ben 42 soggetti sul territorio nazionale in partnership tra loro, coordinati dalla Cooperativa Animazione Valdocco di Torino ente capofila di Caleidos a livello nazionale. “Si tratta di un’operazione dai volumi importanti: l’opportunità è molto significativa per un tema cruciale per il futuro della società, quello della preparazione delle nuove generazioni ad una cittadinanza responsabile – ha spiegato Massimiliano Ferrua, project manager Caleidos della Cooperativa Valdocco ente capofila nazionale del progetto – Secondo le stime, con i primi quattro bandi verranno coinvolti circa 400 mila bambini in Italia – Il nemico comune è l’isolamento delle famiglie e dei bambini”.
In Veneto, per coinvolgere bambini e famiglie che faticano a vivere la comunità, Caleidos ha destinato ai due Istituti comprensivi di Cappella Maggiore e “Grava” di Conegliano un operatore in supporto alle maestre, figura che si attiverà per indirizzare le risorse rispondendo ai bisogni di bambini e famiglie. Nel triennio, sono previsti momenti di formazione gratuita per genitori ed insegnanti su temi educativi e relativi alla crescita dei bambini, che prevedono il diretto coinvolgimento di esperti dell’Ulss 2. L’auspicio è di attivare percorsi formativi mirati e rivolti principalmente alle famiglie che necessitano di un supporto nella crescita e nell’accudimento dei figli.
Attraverso il Pef – Patto Educativo di Famiglia, Caleidos offrirà un sostegno educativo concreto a casa di quelle famiglie che, per diverse ragioni anche temporanee, possano trovarsi a vivere un momento di fragilità nell’accudimento e nella crescita dei propri figli. “Il Pef è una sorta di contratto – è entrata nel merito Mila Cristofoli, assistente sociale del Comune di San Vendemiano e portavoce delle realtà coinvolte – che, sempre in condivisione, definisce gli obiettivi da raggiungere all’interno di una determinata famiglia. Dal canto suo l’educatore garantirà una presenza costante nel nucleo famigliare”.
Caleidos darà vita, inoltre, a 6 nuovi punti educativi collocati nel territorio che si occuperanno di sostegno alle attività delle scuole d’infanzia paritarie, ma saranno anche spazi pensati nelle biblioteche, per offrire ai bambini e ai loro nuclei familiari occasioni per stare insieme, creare dei gruppi di mamme-lettrici, offrire opportunità per la pratica gratuita della psicomotricità, o ancora per il teatro e altre attività che generino cultura. Un punto educativo verrà realizzato all’interno di una Casa di riposo e, in un’ottica intergenerazionale, verranno creati degli spazi nonni-bambini per giocare, fare ginnastica, yoga e leggere. Non mancherà uno spazio di ascolto per i genitori.
“Quando sosteniamo il processo scolastico, per la nostra fondazione è sempre una grande gioia perché significa occuparci del nostro futuro – ha commentato Fiorenzo Fantinel, presidente di Fondazione di Comunità Sinistra Piave, partner del progetto – Siamo felici di interagire con la scuola: quando questa supererà l’aspetto prettamente cognitivo avremmo compiuto un passo importante per le prossime generazioni”.
(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
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