Conclusa l’estate e esaurito il progetto educativo approvato dal comune di Conegliano per garantire l’apertura degli asili nido nei mesi di luglio e agosto (vedi articolo), ora si pensa all’inizio del nuovo anno e alle difficili sfide che porterà a chi si occupa di educazione dei più piccoli.
Il nuovo progetto educativo, che guiderà gli asili nido durante l’anno scolastico 2020/2021, si muove su un sentiero stretto che vuole coniugare lo sviluppo dell’autonomia del bambino con il rispetto delle regole di sicurezza dettate dal momento di emergenza sanitaria.
Per garantire il rispetto dei vincoli attualmente in vigore, ciascun asilo nido potrà accogliere un massimo di sessantasei bambini, suddivisi in tre sezioni composte rispettivamente da un massimo di diciotto piccoli (3-15 mesi), ventiquattro medi (15 mesi – 2 anni) e ventiquattro grandi (2-3 anni).
Come già avvenuto durante l’apertura estiva, grande attenzione verrà data all’inizio della giornata, ovvero al momento dell’inserimento e accoglienza del bambino. Un solo genitore, munito di mascherina e previa igienizzazione delle mani, potrà consegnare il piccolo, a cui verrà misurata la temperatura e che entrerà nell’asilo seguendo uno specifico percorso diverso dall’uscita e con calzature non utilizzate all’esterno.
Ognuna delle tre sezioni in cui verrà suddiviso l’asilo è da considerarsi come unità epidemiologica indipendente, ovvero dotata di propri educatori, spazi e strumenti. Anche lo spazio aperto del giardino verrà diviso in tre sezioni distinte ed indipendenti dalle altre.
Per quanto riguarda la didattica, verranno privilegiate attività di gioco che rispettano le norme di distanziamento, ma verrà comunque favorita la socializzazione attraverso situazioni di piccoli gruppi all’interno delle sezioni.
Sempre nell’ambito della gestione degli asili nido comunali, l’amministrazione ha deciso, nonostante la diminuzione di posti disponibili e quindi la previsione di minore entrate, di confermare le rette mensili dell’anno scolastico 2019/2020 per il nuovo anno. La decisione è stata presa tenendo conto della diminuzione comunque contenuta dei posti e delle difficoltà che attualmente stanno attraversando molti nuclei familiari.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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