“Per non dimenticare” è il messaggio trasmesso oggi, 27 gennaio 2020, Giornata della Memoria, e anche a Conegliano la Storia è tornata nelle sue pieghe più drammatiche. Era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe dell’Armata Rossa facevano il loro ingresso nel campo di concentramento di Auschwitz, salvando i prigionieri ebrei rimasti e facendo i conti con uno scenario terribile.
Nel corso della mattinata, il sindaco Fabio Chies, i rappresentanti dell’amministrazione, delle Forze dell’Ordine, delle associazioni e gli studenti hanno reso omaggio a quanti hanno perso la vita a causa della furia nazista.
La prima tappa, di un doppio appuntamento organizzato, è stata la lapide commemorativa di via Pietro Caronelli, l’ex ghetto dove la città ha voluto ricordare la Comunità ebraica. Successivamente, il gruppo si è spostato in via Fabio Filzi, di fronte al monumento dedicato alla Resistenza, a lato della scuola media “Federico Grava”, che prende il nome da un giovane coneglianese, il quale perse la vita in un lager a soli 22 anni.
Un appuntamento a cui ogni anno non mancano mai gli studenti, le nuove generazioni a cui spetta il compito di portare sempre con sé la memoria di un passato a tratti oscuro, per impedire che si ripetano nuove tragedie umane.
A Conegliano la comunità ebraica non è mai stata particolarmente numerosa, dato che la punta massima venne toccata nella seconda metà del Settecento con la presenza di circa 69 famiglie. Tuttavia, la città del Cima vide la presenza ebraica già dal Quattrocento e Conegliano in passato fu considerata una delle comunità ebraiche più di rilievo in Veneto.
Nel 1545 venne istituito il cimitero ebraico di viale Gorizia, tutt’ora esistente, mentre la comunità, che si estinse verso la fine dell’Ottocento per il trasferimento delle famiglie a Venezia e a Padova, poteva contare sulla presenza di una sinagoga.
Il luogo di culto venne demolito nel secondo dopoguerra e gli arredi condotti a Gerusalemme nel 1952 in una nuova sinagoga, oggi utilizzata per riunire la comunità ebraica italiana.
Ma la Giornata della Memoria lascerà presto spazio a un’altra Giornata del Ricordo, ovvero il 10 febbraio dedicato alle vittime delle foibe: l’amministrazione comunale ha organizzato per il prossimo 18 febbraio una visita a Trieste e a Basovizza, luogo dove si trova ancora il Magazzino 18, il quale porta ancora i segni di quanti furono vittime di quei tempi.
Tutto ciò in memoria di una Storia, come quella della Seconda guerra mondiale, che non può e non deve essere dimenticata. “Tutti i martiri sono uguali come tutte le giornate del ricordo – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Giovanni Bernardelli – perché si tratta di un male assoluto. C’era tantissima gente questa mattina e moltissimi studenti di tutte le fasce d’età, dalle elementari alle superiori. Spero di vedere altrettanti studenti anche il prossimo 10 febbraio”
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di Giovanni Bernardelli).
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