Conegliano, la nuova gestione del castello parte con il piede giusto: professionisti della cultura ed eventi per il rilancio del museo

A una settimana dalla riapertura del museo civico di Conegliano, dopo il lungo stop causato da pandemia e lavori di ristrutturazione, i numeri delle presenze sono confortanti e fanno sperare in un rilancio del castello trainato dalle novità della gestione del Comitato provinciale Unpli e del nuovo sentiero di Porta Soccorso.

Si parla di qualche centinaio di visitatori per la prima settimana della nuova vita del castello: numeri soddisfacenti, considerando la chiusura forzata e il necessario contingentamento degli ingressi limitato a una decina di presenze in contemporanea, che fanno ben sperare per il futuro di un sito che attende da tempo un rilancio che ne sfrutti in pieno il potenziale turistico.

Anche se non si può parlare di una vera rivoluzione, visto che l’allestimento rimane quello ben noto ai coneglianesi da decenni, le novità in questa attesa riapertura non sono di certo mancate: prima l’inaugurazione del tanto agognato sentiero di Porta Soccorso (vedi articolo) e ora una nuova gestione del museo che ne amplierà la proposta culturale al pubblico, con un calendario di attività in via di definizione.

Il museo è stato aperto in sordina, cionononostante le presenze sono state molto buone – spiega Erica Follador del Comitato Provinciale Unpli di Treviso che ne ha preso in carico la gestione – Ora stiamo definendo il calendario delle attività che proporremo nei prossimi mesi ai visitatori”.

Il punto di forza di questo nuovo corso sarà infatti la presenza in loco di professionisti del settore culturale, archeologi ed esperti di didattica museale in primis, che, oltre ad aiutare i visitatori nella comprensione del contesto in cui si trovano, saranno coinvolti anche in eventi e attività di approfondimento di specifici argomenti che riguardano il castello e la cultura locale.

Tra questi sicuramente ci sarà l’apertura straordinaria nelle serate del 30 e 31 luglio, in occasione dell’evento “Calici di Stelle” che si svolgerà proprio nel piazzale San Leonardo in cima alla rocca. Poi, da agosto, si pensa a una visita guidata nel primo week-end del mese dedicata ogni volta all’approfondimento di una diversa sala del castello.

Ancora in via di definizione, ma fortemente voluta dall’Unpli, è l’idea di creare un evento apposito in cui raccontare il legame tra il castello e l’altra gestione del comitato provinciale: il parco del Livelet al lago di Lago, importante sito preistorico dove furono rinvenute due spade Sauerbrunn dell’Età del Bronzo ora custodite proprio nella sala archeologica del museo di Conegliano.

Rimangono in bilico altre questioni da definire sul futuro del sito, alcune attualmente al vaglio della Soprintendenza, e le novità sul lungo periodo potrebbero non essere finite.

“La necessaria ristrutturazione del museo, che ha visto tra l’altro l’adeguamento degli impianti di sicurezza, il restauro dei pavimenti storici e dei serramenti, la sostituzione del portone della sala Vazzoler e l’allacciamento dell’acquedotto per i nuovi servizi igienici, ha permesso la creazione di due nuove salette nell’ex appartamento del custode, da utilizzare per piccole esposizioni e didattica”, spiega l’architetto Francesco Girardi che ha seguito i lavori in questo periodo.

Soprattutto, rimane ancora da sciogliere il nodo delle barriere architettoniche e dell’apertura dei giardini inferiori, oggetto di una proposta su cui deve esprimersi la Soprintendenza (vedi articolo) e, vista l’importanza del tema, sicuramente uno dei temi che l’amministrazione coneglianese dovrà affrontare nel prossimo futuro.

Con il nuovo corso sono cambiati anche gli orari del museo, resi più uniformi e spalmati su trentasei ore settimanali con le seguenti aperture: il lunedì dalle 10 alle 14, il martedì feriale chiuso, il martedì festivo dalle 14 alle 18, il mercoledì dalle 14 alle 18, dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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