“Conegliano Bene Comune” scende in campo per le prossime elezioni: svelati i primi nomi e alcuni punti del programma


Anche la lista “Conegliano Bene Comune” farà parte della partita per le prossime amministrative a Conegliano: oltre all’annuncio, il gruppo ha già resi noti quelli che sembrano essere a tutti gli effetti alcuni dei punti che rientreranno all’interno del programma elettorale.

Tra i nomi spicca quello di Gabriele Zanella, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, assieme ad Angelo Antoniazzi (tecnico della riabilitazione),Giovanna Balena (operaia), Simona Berretta (operaia), Silvio Brioschi (libero professionista), Anna Calisi (insegnante), Simone Carnielli (lavoratore dello spettacolo), Rosa Chiazzolla (operaia), Roberta Camillo (insegnante), Giuliano Della Bella (insegnante in pensione), Gilberto De Lozzo (insegnante in pensione), Anna Furlanetto (impiegata), Alessandra Genovesio (impiegata), Francesco Gobbi (impiegato), Marco Iacovino (operaio), Stefano Mandelli (impiegato), Giulia Marcon (architetto), Fiorello Miotto (libero professionista), Paola Morandin (operaia), Manlio Piva (insegnante), Patrizia Russo (operaia), Gianmarco Tischer (piccolo imprenditore), Carmela Uliano (operaia), Marika Zanchetta (educatrice professionale) e Simonetta Zanchettin (impiegata).

Nonostante questi primi nomi, il gruppo ha fatto sapere come le porte siano ancora aperte per delle nuove adesioni, mentre sono stati annunciati i primi punti della proposta elettorale fatta dalla lista, ovvero l’ex area Zanussi da riconvertire in “polmone verde” della città, una maggiore inclusione dei ceti popolari e delle persone in difficoltà economica e una nuova amministrazione lontana da ogni ombra di personalismo.

Punti concepiti alla luce del fatto che, secondo Conegliano Bene Comune, la “qualità della vita è sensibilmente peggiorata” a fronte di scelte considerate erronee nell’ambito del consumo del territorio che, a loro dire, avrebbero portato a varie forme di speculazione edilizia o alla proliferazione dei centri commerciali a discapito del centro.

In sostanza, secondo la lista, ci sarebbe stato uno “scarso impegno da parte dell’amministrazione comunale nel controllo dei processi produttivi in agricoltura”, da affiancare a una scarsa tutela del verde, dell’edilizia residenziale pubblica e dei potenziali luoghi relazionali importanti, come ad esempio la biblioteca civica.

Il gruppo ha poi citato il tema dei “tagli allo stato sociale”, che avrebbe condotto verso un “progressivo impoverimento di ampie fasce di popolazione”, cadute in uno stato di difficoltà socioeconomica.
Tutto ciò alla luce, secondo il gruppo, di un “dibattito pubblico legato a personalismi e non ai problemi reali, bensì sempre circoscritto ai palazzi istituzionali”.

Una critica, però, che non ha risparmiato neppure le fila della minoranza, colpevole, secondo la lista, di non aver proposto alla città “un’alternativa concreta”, mentre si susseguivano “progetti a carico di privati che puntualmente sono falliti”, lasciando in città una serie di opere incomplete, dalla tanto citata ex area Zanussi, al caso dell’ex caserma Marras.

Non da ultimo, Conegliano Bene Comune ha affrontato anche il tema della “cura”, una questione che secondo il gruppo dovrebbe essere riconsiderata in relazione ai temi della salute pubblica, dei trasporti e luoghi di relazione, dell’edilizia scolastica, della qualità dell’acqua, del suolo e dell’aria: tutti temi per i quali, ha aggiunto il gruppo, possono farsi avanti con la nuova lista tutti coloro che ancora “non si sentono rappresentati”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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