Se n’è andato a soli 55 anni Fabio Giamberduca, lasciando il ricordo del suo sorriso e della sua allegria nello stare in compagnia. “Il tuo sorriso ci accompagnerà per sempre”, è il pensiero che la famiglia ha infatti voluto dedicare in epigrafe al defunto.
Nato a Novara, Fabio aveva riportato una disabilità durante l’infanzia, “per intervenute cause esterne”, come ha riportato la famiglia. Una disabilità che non aveva colpito le facoltà cognitive di Fabio.
I genitori avevano quindi cercato le cure adeguate per il figlio, recandosi anche all’estero. Poi l’arrivo alla Nostra Famiglia di Conegliano, città in cui la famiglia Giamberduca si trasferì definitivamente, così che Fabio potesse essere seguito con costanza.
“Fabio aveva un bel carattere, era una persona gioiosa, accogliente, che faceva capire quella che era per lui la gioia di stare insieme e in compagnia – ha raccontato la sorella Alessandra, nota per essere stata docente alle scuole medie di Rua di Feletto -. Era sempre accogliente verso gli altri e aveva un sorriso per tutti. Perdere un fratello è dura”.
Il padre si era impegnato con altri genitori nella costituzione del Ceod e, successivamente, aveva fatto parte del consiglio d’istituto della Nostra Famiglia, per garantire i diritti dei loro figli con disabilità.
Fabio Giamberduca fu il primo caso di inserimento di un bimbo con disabilità all’interno di una classe, e ciò avvenne nella scuola Kennedy di Conegliano.
Sempre il padre del 55enne, con altri genitori, nel 1994 contribuì alla fondazione dell’associazione La Margherita, oggi presieduta da Lucia Gambardella. Un’associazione in cui la sorella Alessandra fa parte del direttivo.
La famiglia ha sempre accudito Fabio, facendolo viaggiare e cercando di non fargli mancare nulla. Adorato dai nipoti, “nonostante tutto ha vissuto una vita piena” hanno fatto sapere i parenti, aggiungendo che la “famiglia porterà avanti il concetto che l’avere non può per forza determinare la felicità”.
Fabio Giamberduca lascia il papà Natale, mamma Anna Maria, la sorella Alessandra con Sergio, gli amati nipoti Giulio, Edoardo e Irene, uniti a tutte le persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
La famiglia esprime un ringraziamento verso tutti coloro “che hanno contribuito ad accudirlo e a farlo stare bene” e che sono sempre state vicine.
Il funerale sarà celebrato domani, venerdì 7 marzo alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di San Pio X a Conegliano, dove questa sera alle 19 verrà recitato il Santo Rosario. La salma verrà tumulata nel cimitero coneglianese di San Giuseppe.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Onoranze funebri Faldon)
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