Si è aperta ieri la Campagna Nastro rosa della Lilt, iniziativa pensata per promuovere il concetto della prevenzione e inaugurare così “ottobre, il mese rosa”.
Avere una diagnosi precoce, grazie proprio allo strumento della prevenzione, oggi è più semplice rispetto al passato e, di conseguenza, consente di raggiungere una più alta percentuale di guarigioni.
Ecco quindi che lo screening alla mammella, sul fronte del tumore al seno ma, più in generale, sottoporsi a dei controlli preventivi è una scelta che può davvero fare la differenza e consentire di prendere in tempo eventuali patologie.
Un messaggio che è stato lanciato ieri forte e chiaro, grazie alle donne della Lilt, ma anche agli uomini dell’associazione, ovvero agli autisti volontari impegnati ad accompagnare i malati oncologici alle visite.
Oltre agli iconici fiocchi rosa simbolo della campagna collocati in vari punti della città, si è svolta la tradizionale camminata della delegazione di Conegliano della Lilt (riconoscibile da un k-way rosa), per sensibilizzare passanti e cittadini sul tema della prevenzione al tumore al seno, con partenza dalla sede cittadina di Banca Prealpi SanBiagio.
Successivamente, la camminata ha fatto tappa al locale Dolce Caffè, per i discorsi di rito delle autorità e un ristoro offerto dai titolari dell’attività Renzo e Luca Pollesel per tutti i presenti.
L’iniziativa è stata possibile grazie al patrocinio e al contributo di Banca Prealpi SanBiagio, Caffè Alpago, Comune di Conegliano e Ulss2.
“Ringrazio le autorità, perché stanno sempre vicino alla nostra associazione – la premessa fatta da Anna Iva Bin, presidente della delegazione di Conegliano della Lilt – Siamo andati a parlare in 1.303 classi della provincia, per portare consapevolezza ai giovani su quanto sia importante un corretto stile di vita”.
“Voi fate del bene e questo ci aiuta tanto nel momento del bisogno – ha spiegato Claudia Brugioni, assessore agli Eventi del Comune di Conegliano, presente all’iniziativa assieme a Primo Longo, assessore allo Sport e al consigliere comunale Laura Canzian – A volte non abbiamo tempo di fermarci, per capire che un attimo è essenziale“.
“Siamo contenti che a Conegliano sia sempre più vivo questo messaggio di prevenzione – ha raccontato il consigliere regionale Sonia Brescacin – Si tratta di un lavoro importante fatto durante l’anno. Quasi 8 su 10 donne in Veneto partecipano allo screening, grazie al quale sono stati scoperti 1.810 tumori, di cui molti in fase precoce”.
“Dal 2025 l’età dello screening verrà abbassata a 45 anni – ha proseguito, ringraziando la sanità pubblica per il lavoro svolto – Il nostro impegno sarà quello di stare vicino al sistema pubblico sanitario, per colmare quel 23% di donne che non aderiscono allo screening”.
“Oggi fare prevenzione è divenuta la normalità e fare diagnosi precoci può consentire di curare molte persone – ha detto il sindaco di Conegliano Fabio Chies – L’importante è far sentire che esiste una rete vicina”.
“Questo è un tema importante che riguarda la fragilità che c’è in ognuno di noi – ha affermato Michelangelo Salemi, medico e dirigente sanitario in Ulss2 – La sanità italiana sta attraversando un momento di fragilità, quindi bisogna dare speranza e luce in un momento che così illuminato non è”.
Annalisa Grillo (referente organizzativa del servizio screening) ha ricordato che la Lilt è vicina al programma di screening da ben 25 anni: “Grazie per esserci stati ed esserci ancora adesso”, le sue parole.
Aristide Zilio, in rappresentanza di Banca Prealpi San Biagio e dell’associazione Noi X Noi, ha invece sottolineato quanto ci siano a disposizione dei veri professionisti e quanto gli stessi volontari della Lilt siano dei professionisti, visto l’impegno nel seguire tutti.
“Se abbiamo questi numeri, è grazie anche al vostro sforzo – ha dichiarato Christian Rizzetto, direttore di F.F. Breast Unit dell’Ulss2 – La diagnosi precoce consente di eseguire interventi e percorsi di cura meno invasivi”.
Un motivo in più, quindi, per vincere ogni timore o incertezza e sottoporsi, in generale, a ogni misura di screening e di controllo di prevenzione.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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