La Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano si riporta avanti nella serie di semifinale scudetto. In un Palaverde ancora sold out, le pantere soffrono l’Igor Gorgonzola Novara nel primo set e nella prima metà del secondo, ma sono bravissime a cambiare in corso d’opera l’inerzia del match. Mercoledì sera in Piemonte primo “matchball finale” per Conegliano.


Poche sorprese nelle scelte dei due tecnici per gli starting six: Daniele Santarelli opta per Wolosz – Haak, Fahr – Chirichella, Gabi – Zhu e De Gennaro (il secondo libero oggi è Eckl). Replica Lorenzo Bernardi con Bosio – Tolok, Aleksic – Bonifacio, Alsmeier – Ishikawa, Fersino. Orario inedito ma pubblico tipico delle grandi occasioni come è la sfida odierna.
Primo set
L’avvio veemente di Novara fa capire ancor meglio quanto sarà ostica la sfida odierna, complice – per la verità – un’Imoco non immediatamente reattiva. In compenso c’è una Haak che si dimostra subito in gran forma, catalizzando efficacemente i palloni di Wolosz. Il punteggio sale sull’altalena e ci resta a lungo, mentre entrambi gli allenatori sprecano una chiamata videocheck (qualche fischio dal Palaverde dopo quello chiamato da Bernardi). Con il passare dei minuti, l’attacco piemontese sembra perdere fantasia, potenza e precisione. Che sia merito del muro gialloblurosa, in evidente crescita? Brutto errore di Haak, l’Igor vola a 12-9 e Santarelli ferma il gioco. Al rientro, la svedese si fa “perdonare” con un lob sopraffino, poi errore di Gabi che a propria volta rimedia nello scambio successivo. Ma non basta contro una Novara che – come in Gara2 – non lascia nulla d’intentato e sfrutta ogni disattenzione o incertezza delle campionesse in carica. Tutto ad un tratto il passivo si fa pesante (11-18), e Santarelli ha pure finito i time out. Entra Bardaro, che non riesce a far fronte a un lungolinea di Tolok, sottolineato dagli scatenati tifosi ospiti. Out il pallonetto di Bella, Santarelli cambia la diagonale, probabilmente in vista del secondo set (il cubo del Palaverde dice 14-22). Sbaglia pure Adigwe, non il check che vede un tocco del muro di casa e manda le squadre al cambio campo.
Secondo set
“Che succede?”: il fantasma di Morgan rimasto solo e con l’orchestra silente sul palco sanremese si aggira al Palaverde, dove i commenti si intersecano tra quelli che vedono una brutta Imoco e chi invita a non dimenticare che (anche) oggi, almeno finora, l’Igor sta fornendo un’ottima prestazione. Che prosegue, con colpi che cercano le linee, spesso riuscendovi. Più in generale, il pallino del gioco appare in mano a Novara. Gabi suona la carica in diagonale, Fersino per poco non entra in diretta nella telecronaca di Rai 2 nel tentativo di salvare il pallone. Il murone su Alsmeier risveglia le ugole trevigiane, ma la tedesca (prossima pantera?) va a segno subito dopo, annullando tosto l’effimero vantaggio rosé. L’attaccante germanica di Novara fa e disfa, venendo murata ancora una volta. E’ un errore dai 9 metri di Bonifacio a dare il vantaggio a Conegliano, tosto annullato da Aleksic. Muro sghembo su Haak, ancora pantere davanti: sono passati 40 minuti dal primo servizio e tutte le atlete in campo sembrano avere già dato tantissimo. Sale in cattedra Gabi, e tutti se ne accorgono, incluso il cubo che dice 14-12. E’ tempo di… “tempo” anche per Bernardi, al rientro Fersino non impatta bene in ricezione: 16-12, il momento è palesemente catartico per le pantere che sembrano scrollarsi di dosso alcuni fantasmi. L’Imoco mantiene un vantaggio rassicurante, Bernardi fa respirare Bosio e dà minuti in campo all’ex pantera Squarcini, che dopo un paio di servizi rincorre vanamente un pallone scagliato da Gabi e deviato da un’altra novarese. Di fatto, Fahr chiude il set con un rigore vincente (23-17); di diritto, è Gabi a far incrociare le braccia alla signora Piana.


Terzo set
Volti più distesi al Palaverde dopo il ritorno alla vittoria di set per le pantere, che nella serie ne avevano persi 4 di fila. Gabi – che nel riscaldamento ha “allenato” anche i piedi come suo stile – è “on fire” già dai primi scambi del nuovo parziale. Un attacco groggy dell’Igor favorisce il doppiaggio (6-3 pro Imoco), il nuovo time out di Bernardi fa partire il can can sugli spalti. Wolosz smarca una liberissima Zhu, che un paio di minuti dopo concede il bis con un tocco morbido che vale l’8-4. “Monica! Monica! Monica! Monica!” si sgola lo speaker Luca Barzi, e ne ha ben donde perché De Gennaro è tornata a fare punti, con una difesa che salta la rete e sconcerta la prima linea piemontese. Il check corregge un errore arbitrale, poi prodezza di Gabi che deposita di fino nel posto 3 avversario. Bernardi chiede/chiama ancora tempo, ma potrebbe essere già tardi: 12-4 è il punteggio. Su una rice perfetta delle sue, Wolosz si accorge che l’Igor le oppone una voragine anziché un muro e infierisce (14-7). Dopo un breve periodo silente riecco Haak, che firma una tripletta in pochi minuti. Il doppiaggio è ricorrente in questo set (20-10, 22-11…), che si avvia placidamente alla conclusione, mentre aumentano gli errori al servizio ambo lati. Tocca a Zhu, con un buon attacco, cliccare il tasto “salva” sul 2-1 che spezza l’equilibrio nella partita e nella serie.
Quarto set
Forse è un’analisi eccessivamente sintetica, ma la “metamorfosi” in corso d’opera delle pantere si spiega (anche) con le percentuali di attacchi positivi: 30% nel primo set, 53 nel secondo, 75 nel terzo. Che l’inerzia del match sia mutata, forse definitivamente, lo conferma il 5-0 iniziale del nuovo parziale, condito anche da un time out di Lollo Bernardi. Il magic moment dell’Igor sembra archiviato, complice un muro rosé che fa faville. Idem dicasi per l’attacco: Wolosz serve palloni semplici e puliti alle sue fuoriclasse, che li trasformano in oro. Gli “olé”, al Palaverde, si succedono in rapida sequenza, facendo somigliare il tramonto della partita a una corrida (l’ora, del resto, è quella). Ancora un lob di Haak, che oggi ha messo in vetrina tutto il suo repertorio, poi ace della grande ex Chirichella e il vantaggio nella serie è sempre più vicino: 20-13. Il finale è una formalità, la zampata decisiva è quella di Zhu, che costringe l’Igor al mani out. Ci si rivede venerdì, a Novara.
PROSECCO DOC IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3 – IGOR GORGONZOLA NOVARA 1 (16-25, 25-18, 25-11, 25-15). Durata set: 25′, 24′, 19′, 21′. Totale: 1 ora e 42 minuti. Mvp: Gabi. Top scorer: Haak (21. Gabi e Zhu 19 a testa). Arbitri: Piana di Carpi, Curto di Gorizia, Marotta di Prato. Spettatori: 5344 (Palaverde tutto esaurito già da mercoledì). Nella serie, Conegliano conduce 2-1. Gara4 mercoledì 9 aprile alle ore 20.30 al PalaIgor.
In una domenica ricca di grande volley femminile, si è giocata oggi anche Gara3 dell’altra semifinale scudetto, quella tra Milano (avanti per 2-0 alla vigilia) e Scandicci. In quattro set, e in rimonta, si è imposta la squadra lombarda, che ritorna così in finale scudetto dopo un anno di assenza e potrà guardare in pantofole il proseguimento dell’altra serie, ancora aperta.
Il match dell’Allianz Cloud ha visto una “maggioranza assoluta” di fischietti trevigiani nel terzetto arbitrale, di cui hanno fatto parte sia Dominga Lot di Santa Lucia di Piave sia Maurina Sessolo, sindaca di Fontanelle.
(Autore: Luca Anzanello)
(Foto: Qdpnews.it e Gregolin per Imoco Volley)
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