Se n’è andato all’età di 98 anni l’ingegner Giulio Gobbo, residente a Conegliano.
Come ha raccontato la moglie, il signor Gobbo fu un esule istriano, ovvero tra coloro che furono costretti a un’emigrazione forzata, abbandonando la propria terra e le proprie case.
“Profugo istriano, mio marito ha ritrovato l’Italia a Trieste, dove ha vissuto – ha spiegato -. Lì si è laureato in Ingegneria meccanica. Nel tempo ha vissuto poi a Torino e a Padova, per poi venire ad abitare a Conegliano una volta che ci siamo sposati”.
La signora Mica ha infatti raccontato di essere anche lei un’esule istriana: suo padre era il medico del paese dove era nato anche l’ingegner Gobbo.
“Ci conoscevamo fin da bambini e, poi, per diversi anni ci siamo persi di vista – ha raccontato – Ci siamo ritrovati più in là negli anni: siamo sposati da 33 anni”.
“Mio marito era godibilissimo e una persona gradita a tutti – ha aggiunto -. Generoso, simpatico, in tanti piangono la sua scomparsa. Ho ricevuto in questi giorni tante telefonate e ho capito che era molto conosciuto. Collaborava anche all’Università degli Adulti di Conegliano, dove in molti lo ricordano”.
Giulio Gobbo lascia la moglie Mica, i figli Antonella, Franca, Eleonora, Laura e Piero, i generi, la nuora, i nipoti e tutti i parenti.
Il funerale sarà celebrato sabato 2 marzo alle ore 9, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie a Conegliano, dove verrà recitato il Santo Rosario venerdì 1° marzo alle 19.30.
La salma verrà tumulata nel cimitero di Maggiore di Padova.
(Foto: Onoranze funebri Roman).
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