L’imponente ippocastano che da decenni assicurava ombra o riparo dalle intemperie davanti all’autoscuola Caporin è stato tagliato su ordine dell’amministrazione comunale nel pomeriggio di venerdì.
Per capire il motivo della decisione è sufficiente recarsi in piazza Calvi e osservare le grandi cavità all’interno del tronco, di cui è rimasta al suo posto la base: ampi spazi vuoti, contornati da una decina di centimetri di legno, insufficienti per essere sicuri di evitare gravi problemi in caso di vento forte.
A molti coneglianesi tornerà in mente il “downburst” dell’agosto 2016, che colpì pesantemente anche piazza Calvi, dove era in corso il mercato settimanale. A quell’epoca, evidentemente, il vecchio ippocastano godeva di migliore salute.
Il vicesindaco con delega alla manutenzione del verde Claudio Toppan ha assicurato che il patrimonio arboreo del Comune non diminuirà, e che quindi l’ippocastano solitario di piazza Calvi sarà sostituito da un’altra essenza nei prossimi mesi.
In centro città resta in bilico il futuro di altri ippocastani, quelli che in salita Marconi proteggono le panchine e i gradoni molto frequentati dai cittadini, soprattutto durante la stagione calda.
Anche quegli alberi, che fanno parte a pieno titolo dell’arredo urbano storico, sono da tempo tenuti sotto osservazione a causa delle loro imperfette condizioni di salute, come è accaduto per il loro “fratello” di piazza Calvi.
Ad aprile il Comune incaricò un agronomo di studiare lo stato di conservazione anche di quegli ippocastani, che per il momento rimangono al loro posto a differenza dei pini marittimi della scuola elementare di via dei Mille, i cui rami sono stati segati per evitare la perdita di aghi nelle proprietà private dei residenti accanto alla scuola.
Presto anche ciò che resta dei pini dell’elementare “don Mantovani” sarà segato alla radice per evitare inciampi.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
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