Abbattuta una porzione di bosco alle ex Fosse Tomasi di Conegliano: a segnalare sulla propria pagina l’intervento è stato il comitato Ubìc-Riserva, da sempre attento a quel sito.
L’intervento rientra all’interno di un piano di messa in sicurezza, teso a sistemare l’area dell’ex discarica: lo scorso luglio, ad esempio, le ruspe erano al lavoro per la messa in sicurezza gestionale e permanente della porzione sud ovest della zona.
Ma, come ha spiegato Francesco De Vido, uno dei componenti del comitato, l’intervento andrebbe a compromettere la biodiversità della zona, creatasi in quel luogo urbano in maniera del tutto spontanea.
“In passato abbiamo avuto svariati confronti con il Comune, però non abbiamo mai visto prendere delle opzioni alternative – la premessa fatta da De Vido – Già nel 2023 avevamo documentato la presenza di specie animali protette, come ad esempio la nitticora (un esemplare di volatile, ndr)”.

“Capiamo che lì si tratta di un sito problematico, ma sappiamo anche che la messa in sicurezza è propedeutica alla realizzazione di un maxi progetto edilizio, con il quale andrebbe perso un habitat naturale, in termini di flora e di fauna – ha aggiunto – Siamo preoccupati per questo e, perciò, ci stiamo muovendo, per portare la questione in consiglio regionale, tramite Andrea Zanoni“.
De Vido ha quindi ribadito l’intento del comitato, intenzionato a rimarcare l’importanza della “biodiversità venutasi a creare in un contesto urbano”.
“Non vogliamo sembrare polemici, però pensiamo che sia necessario creare un dibattito in città sulla questione dove, attualmente, non c’è – ha dichiarato – Quello che la natura ha fatto da sè sono dei regali che non andrebbero buttati. Non dimentichiamo poi che in quel sito ci sono elementi di archeologia industriale, che potrebbero essere convertiti in spazi culturali, dedicati all’aggregazione”.
E quale potrebbe essere, secondo il comitato, una soluzione alternativa per quell’area?
“Crediamo sia importante preservare l’esistente e valorizzare ciò che è di pregio: un luogo innovativo, uno spazio dove uomo e natura possano vivere insieme e in maniera nuova, come ad esempio un parco didattico – ha aggiunto De Vido – Abbiamo appreso da poco dell’abbattimento di questa ulteriore porzione di bosco. Per questo abbiamo voluto informare sulla questione”.
“Vorrei precisare che, quello abbattuta, è una porzione diversa da quel boschetto piantumato dagli studenti dal Liceo Marconi, a sua volta già abbattuto nell’estate 2023 – ha concluso – Stiamo comunque studiando delle prossime iniziative di dibattito e sensibilizzazione, rivolte alla cittadinanza”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di Francesco De Vido)
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