È cominciato l’iter di Piave Servizi per il conseguimento della certificazione di parità di genere secondo la prassi di riferimento Uni/Pdr 125:2022.
L’iniziativa testimonia l’impegno della società per promuovere un ambiente di lavoro sempre più a misura di persona e ha già portato alla costituzione di un apposito team operativo che si occuperà di gestire le iniziative finalizzate al conseguimento di questo obiettivo.
In particolare la prassi UNI/PdR 125:2022 prevede l’adozione di specifici indicatori Kpi (Key Performance Indicator) in relazione a sei aree di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere: cultura e strategia, governance, processi Human Resources, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Un annuncio che arriva a pochi giorni dalla festa della donna, ricorrenza che Piave Servizi ha deciso di omaggiare mettendo a dimora nel parco aziendale di Codognè tre alberi di mimosa.
In linea con l’obiettivo numero 5 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, che si propone di “raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”, in Piave Servizi la presenza delle lavoratrici donne è pari al 35 per cento del capitale umano, con riferimento ai soli Impiegati e Quadri, la percentuale sale al 51 per cento.
Da anni, infatti, la società ha avviato un percorso per valorizzare i propri collaboratori e collaboratrici, culminato nel 2021 con l’ottenimento della certificazione Family Audit, uno strumento che attesta l’attenzione della società verso le esigenze di conciliazione dei tempi di lavoro e di vita.
“Quello per raggiungere una parità di genere certificata – commenta la consigliera di Piave Servizi, Antonella De Giusti – è un percorso che abbiamo deciso di perseguire nel solco delle conquiste che le donne hanno conseguito a partire dal 1946 con il diritto di voto, la legge a tutela delle lavoratrici madri del 1950, il divieto di licenziamento per matrimonio del 1963, la parità di trattamento tra donne e uomini nel lavoro del 1977, il Codice delle pari opportunità fra uomo e donna del 2006 per arrivare alla recente legge sul femminicidio del 2013”.
(Foto: Piave Servizi).
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