Lui si chiama Gianni Bonesso (nella foto), è nativo di Mel, ha 59 anni (ben portati), ma per tutti è “lo sciamano della valle”. E’ questa l’incredibile storia di un geometra che si ritrova ad un certo punto della vita a gestire un vero campo indiano sul passo San Boldo, in un prato a sinistra della strada che da Cison di Valmarino porta a Trichiana.
All’inizio era un campeggio agrituristico con abbinati raduni equestri al San Boldo, ma anche al Praderadego ed in Valmorel. Negli anni con la trasformazione mistica di Gianni Bonesso in “sciamano della valle” è divenuto un vero campo indiano. Ci accoglie suonando un grosso corno, vestito da “sciamano indiano” con una grossa borsa a tracolla ricavata da un vero caimano.
Prende ispirazione dagli indiani Lakota, di cui veste i panni con una naturalezza disarmante. Il campo è composto da sette tepee , le tipiche tende coniche dei nativi americani. All’ingresso della sua un grosso gong, che suona in nostro omaggio. Dentro è tutto in perfetto stile indiano. Il fuoco al centro, canne di bambù a sostegno di un doppio telo decorato ed il gioco è fatto. A terra tavole in legno e tappeti, sulle pareti strumenti musicali. Un tepee in legno, di grosse dimensioni funziona da tenda comune, da luogo di aggregazione.
Il campo è dotato anche di un arcaico forno (una struttura in acciaio e pietra amalgamate con la creta) e di un’area dove è possibile camminare sui carboni ardenti. Gli ospiti del campo possono usufruire anche di una capanna sudatoria (sauna indiana) e di un chiosco, l’elemento meno “indiano” del campo. Bonesso ci tiene a ringraziare gli alpini di Tovena per l’aiuto ricevuto e i sindaci dei Comuni frontalieri su cui si affaccia il campo.
Secondo Bonesso ad ispirare la sua trasformazione è stato “il grande spirito della natura”, ma alla nostra domanda sulla reazione di mamma e amici alla sua “seconda vita” se la ride di gusto. Ma di cosa vive? Vive con gli affitti delle capanne, con il tesseramento, con i proventi del chiosco e con le offerte libere. Il posto è adatto anche alle famiglie con bambini. Un po’ istrione, intelligente ed estroverso, prima di andarcene ci mostra il totem dell’aria, dedicato alla memoria di Daniela Salton.
Lo salutiamo gustando una birra, con la promessa che, se passiamo in zona andremo a trovarlo, magari al “Pamali Festival” che si svolgerà al passo del San Boldo dal 10 al 15 di agosto. Del resto non capita tutti i giorni di incontrare “lo sciamano della valle”.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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