Un po’ di dispiacere ma nessuna polemica da parte del gruppo che ha preparato le coreografie per il passaggio del Giro d’Italia sulla Strada dei 100 Giorni.
Tra i cimeli che sono “spariti” dal percorso, anche due sagome di bici in legno che erano uno degli addobbi più ben riusciti ed erano opera di Alessandro Sartor, tragicamente deceduto a Tovena negli accadimenti del 31 maggio, nella notte che precedeva di poche ore il passaggio dei corridori.
Alessandro aveva pensato e costruito quelle sagome nel tempo libero, desideroso di rendere bella e unica la tappa del Giro d’Italia che dopo 53 anni passava per la sua Tovena. Quella di prendere dei cimeli lungo il percorso è una prassi diffusa tra gli appassionati delle due ruote, spiegano i gruppi che si sono spesi per abbellire il San Boldo.
La speranza di tutti ora è che quelle stesse sagome vengano trattate con cura. Il loro valore è legato al ricordo di Alessandro e per chi lo ha conosciuto è un valore enorme, praticamente inestimabile.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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