Stop Pesticidi: oggi è tornata la marcia da Cison a Follina dopo due anni di pandemia

Grande affluenza oggi, domenica 22 maggio a Cison di Valmarino, ai piedi di Castelbrando, dove in mattinata si sono riuniti i manifestanti della tradizionale marcia “Stop ai pesticidi”, capitanati dal Comitato Marcia Stop Pesticidi, dopo due anni di fermo dovuti dalla pandemia di Covid-19.

La partenza è avvenuta alle 11 e ha visto coinvolte varie associazioni tra cui le “Mamme di Revine Lago” e la Lipu (lega italiana protezione uccelli). Presente anche il presidente della commissione Industria Commercio Turismo Energia del Senato Gianni Pietro Girotto, promotore e firmatario delle comunità energetiche e attivo nella divulgazione delle buone pratiche di sostenibilità e resilienza.

Il Comitato Marcia Stop Pesticidi intende dedicare “ogni anno una giornata, nel mese di maggio, per richiamare l’attenzione delle Istituzioni e dei cittadini sul tema dell’agricoltura sostenibile per l’ambiente e per la salute”.

Esso chiede “l’eliminazione graduale dell’uso di pesticidi sintetici, misure per il recupero della biodiversità, sostegno agli agricoltori, l’applicazione del principio di precauzione vietando l’utilizzo dei pesticidi pericolosi, il potenziamento di tutti gli strumenti di controllo e vigilanza per la salvaguardia del territorio e la difesa, oltre che il sostegno, della sovranità alimentare”.

“È dal 2017 che si tiene questa marcia e io – afferma il senatore trevigiano Girotto -, già nella scorsa legislatura ero intervenuto a un dibattito che poneva l’accento sui problemi derivanti dall’eccessivo utilizzo di farmaci, antiparassitari, di tutti i trattamenti chimici di questo settore”.

“Siamo in presenza di una monocultura intensiva che non fa bene all’ambiente – continua – non è eco-sostenibile. Il principio da tutelare rimane quello della sostenibilità ambientale e in questo momento la situazione non è ambientalmente sostenibile, quindi va assolutamente corretta il prima possibile”.

“Produrre energia rinnovabile, per ridurre i consumi e affrancarsi dalle fonti fossili è l’opportunità che le comunità energetiche offrono per far fronte al problema del caro bollette, – dice – rendersi più resilienti verso il cambiamento climatico e costruire un futuro di pace. Da due anni giro il Veneto con associazioni come Legambiente per promuovere le comunità energetiche”.

“Si deve lavorare – conclude – affinché il comparto industriale e agricolo abbracci, attraverso incentivi, l’innovazione dei processi produttivi e lo sviluppo di impianti coerenti con un percorso di riduzione delle emissioni climalteranti: significa aiutare il nostro sistema industriale ad accelerare un processo di innovazione coerente con le sfide ambientali”.

La marcia si è conclusa ai piedi dell’abbazia di Follina verso mezzogiorno con, a seguire, pranzo al sacco al parco e picnic, con attivo un banchetto fornito di pane, formaggio, acqua e vino.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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